Traiettorie di somiglianza di due straordinari educatori... (Leggi tutto)
Monsignor Ennio Apeciti, responsabile dell’Ufficio per le Cause dei Santi della diocesi di Milano, ha seguito per intero il processo di beatificazione di don Gnocchi e ha pubblicato nel 2009 questo libro che ne sviluppa il pensiero nella prospettiva della santità.
«Don Carlo - scrive monsignor Apeciti - aveva compiuto la sua opera, ora cominciava quella dei suoi discepoli. Poteva tramontare l’esempio di una vita divenuta vangelo? Quell’uomo, quel prete che era stato capace di «amare sino alla fine», imitando in pienezza il suo Signore, andava ricordato come un uomo, un prete eccezionale o come uno che indicava un cammino, una meta? Il fatto che il papa, Pio XII, l’avesse indicato come esempio non era cosa da poco: come custodire quell’esempio? Come farne tesoro? E, di conseguenza: proporre come esempio un uomo, un prete cosa significa? Affermare che un prete, un cristiano ha vissuto in pienezza il vangelo è applicargli la categoria che la tradizione millenaria della Chiesa chiama “santità”.
Era dunque “santo” don Carlo? Non era solo un eroe, ma un “santo”?
Queste domande e riflessioni non si spensero col trascorrere degli anni. E fu una prova importante: se una cosa viene dagli uomini, tramonta con la loro morte; se una cosa viene da Dio, nulla più la distrugge.
É la storia affascinante della santità: Dio suscita per ogni generazione dei figli, che siano esempio e incitamento per i fratelli, in modo che ciò a cui tutti siamo chiamati – essere santi – si dimostri possibile e vero».