Traiettorie di somiglianza di due straordinari educatori... (Leggi tutto)
Cinquantatre anni dopo i solenni funerali, nella suggestione di una piazza trasformata in autentica cattedrale a cielo aperto, il popolo di don Gnocchi si è stretto commosso attorno a quell’urna di santità, nel cuore simbolico di una città e di una Chiesa capaci del più straordinario degli abbracci. Quell’esile prete dallo sguardo luminoso e dal sorriso avvolgente, orgoglio di un’Italia che non ha cancellato dalla memoria e nelle coscienze il dono di una vita spesa fino all’ultimo, ha così ricevuto, nel giorno più atteso, il segno tangibile di una riconoscenza mai venuta meno.
Guarda una sintesi della cerimonia di beatificazione:
Diciotto vescovi, oltre duecento sacerdoti concelebranti e un migliaio di chierichetti. Quindicimila alpini e venti reduci di Russia. E poi ex allievi, Fratelli delle Scuole Cristiane, concittadini di San Colombano al Lambro e di Montesiro di Besana Brianza, scout, rappresentanti dell’Aido, di associazioni di disabili, di gruppi di volontariato, di scuole a lui intitolate in ogni parte d’Italia. E, soprattutto, diecimila tra operatori e amici provenienti dai Centri in Italia e all’estero della Fondazione che porta il suo nome, impegnata, oggi come ieri, al servizio e in difesa dei più fragili.
Le pagine di questo volume edito da Mursia, nella loro essenziale iconografia e nelle sobrie citazioni, raccontano la storia di una santità alla portata di tutti.
Il fulgido esempio del beato don Carlo sostenga sempre l’impegno di quanti si dedicano al servizio dei più fragili, onorando il motto - fatto proprio da Benedetto XVI al termine della celebrazione - che accompagna e sostiene l’attività della Fondazione Don Gnocchi in Italia e nel mondo: “Accanto alla vita. Sempre!”.