Allestimenti suggestivi, testimonianze di ragazzi e... (Leggi tutto)
L’estate 2020 ha segnato una ricorrenza importante per l’Istituto speciale "Nuevos Pasos", che da 20 anni offre gratuitamente istruzione e riabilitazione ai minori con disabilità di San Lorenzo, cantone costiero al confine tra Ecuador e Colombia. Un ventennio vissuto in gran parte a fianco della Fondazione Don Gnocchi, che dal 2005 sostiene - non solo economicamente - la struttura dopo aver raccolto un “invito” della locale Missione delle Madri Comboniane.
«È stato un anniversario molto diverso da quanto pensato e programmato all’inizio dell'anno - spiega Irene Romualdi, coordinatrice espatriata della Fondazione che a San Lorenzo vive e lavora dal 2016 (nella foto qui sopra, con la direttrice di "Nuevos Pasos" Cristina Quintero) -. Anche perché quest’estate erano previste le Olimpiadi speciali e l’edizione 2020 si sarebbe dovuta tenere proprio a San Lorenzo, a distanza di dieci anni dall’ultima volta, con delegazioni provenienti dagli altri sei municipi della provincia di Esmeraldas. Gli alunni di "Nuevos Pasos" si sono sempre distinti, conquistando svariate medaglie in discipline come calcio, nuoto, ginnastica ritmica e corsa e arrivando a partecipare anche alle competizioni nazionali».
La diffusione della pandemia Covid-19 in America Latina, che ha visto proprio l’Ecuador tra i Paesi più colpiti (sono oltre 100 mila i casi accertati e il contagio avanza al ritmo di mille nuovi positivi al giorno), ha comportato inevitabilmente la cancellazione di questa come di tutte le altre manifestazioni pubbliche e, soprattutto, per "Nuevos Pasos" ha significato iniziare il nuovo anno scolastico con la didattica a distanza. Una modalità necessaria ma di certo non agevole per bambini e bambine con varie forme di disabilità grave, spesso di tipo cognitivo, così come per famiglie che raramente hanno accesso a Internet e che, più in generale, vivono condizioni estreme dal punto di vista sociale ed economico.
«Di solito le aule e i corridoi di "Nuevos Pasos" sono pieni di voci, di rumori, di vita - continua Irene -. Entrare a scuola e trovarla immersa nel silenzio ha avuto un effetto straniante su di me e sul personale locale. A questo si è aggiunto il rammarico per la cancellazione delle Olimpiadi speciali, che avrebbero rappresentato un’occasione ricreativa e formativa importante per gli alunni; svolgendosi a San Lorenzo, inoltre, le gare avrebbero visto un’ampia partecipazione delle famiglie e avrebbero permesso di rafforzare ulteriormente l’integrazione con la comunità cittadina».
Irene e Cristina non si sono perse d’animo. Per festeggiare l'anniversario, hanno organizzato una semplice cerimonia presso la scuola e hanno fatto consegnare a domicilio il pranzo, offerto dalla Fondazione Don Gnocchi, alle famiglie degli alunni, al personale docente, ai medici e ai terapisti dell’istituto (nella foto sopra): un piccolo segno per dimostrare che si resta insieme, nonostante le condizioni difficili. In questa stessa ottica è stato organizzato il lavoro educativo a distanza: si sono redatte delle apposite dispense didattiche che sono state consegnate a domicilio alle famiglie.
Molto spesso uno o entrambi i genitori non sono in grado di fornire il necessario supporto nello studio a un figlio con disabilità, perché impegnati con il lavoro o perché con scolarizzazione ridotta. La consegna delle dispense ha significato quindi intensificare un percorso di affiancamento, formazione e supporto psicologico dei familiari, oltre che degli alunni, in linea con le progettualità implementate dalla Fondazione in 15 anni di collaborazione.
In un primo tempo, il sostegno a "Nuevos Pasos" è stato principalmente di tipo economico (acquisto di materiali e attrezzature, copertura degli stipendi del personale locale, opere di manutenzione, ristrutturazione e messa in sicurezza degli ambienti fino ad arrivare alla costruzione di un nuovo padiglione riabilitativo nel 2015). In parallelo si è proceduto, grazie all’infaticabile Cristina Quintero, ai docenti dell’istituto, alle borse di studio sponsorizzate dalla Fondazione e alle frequenti missioni formative di personale dall’Italia, all’elaborazione di piani didattici specifici per alunni con disabilità.
Il ministero dell’Istruzione ecuadoriano ha quindi approvato l’impianto generale di insegnamento applicato a "Nuevos Pasos" e, pertanto, l’adeguamento della struttura nel suo complesso agli standard individuati dalle istituzioni nazionali ha portato al riconoscimento di "Nuevos Pasos" come Istituto “Fiscomisional”: un’attestazione di qualità non solo formale, dal momento che il ministero dell’Istruzione si è assunto l’onere degli stipendi del personale docente, mentre il ministero della Salute copre i salari del personale medico e riabilitativo della scuola.
Questo ha “liberato” una fetta consistente delle risorse economiche che Fondazione ogni anno mette a disposizione, permettendo di aumentare tanto la sponsorizzazione di visite neurologiche e specialistiche, ippoterapia, idroterapia e in generale di cure sempre più avanzate per i bambini, quanto di implementare la formazione continua del personale educativo e riabilitativo, con missioni in loco ad-hoc, borse di studio e programmi di scambio.
In un caso particolare, quello del dottor Socrates (nella foto sopra), medico dell’istituto con disabilità motoria acquisita, si è potuto finanziare anche l’acquisto di una carrozzina elettrica e il viaggio in Italia per permettergli di sottoporsi alla riabilitazione nei Centri della Fondazione.
Oggi "Nuevos Pasos" - l’istituto che porta il nome di don Carlo Gnocchi e che accoglie con l’effige del beato i visitatori all’ingresso - è l’unica struttura di San Lorenzo a offrire gratuitamente istruzione e riabilitazione ai suoi alunni. Ma l’impegno di Fondazione Don Gnocchi non si è ancora concluso.
«Quest’anno - aggiunge Irene - avevamo in programma di creare, all’interno della scuola, degli spazi adibiti appositamente per l’educatrice speciale e la psicologa, da impiegare per momenti personalizzati tra terapeuta e alunno. La pandemia ha solo ritardato, ma non cancellato, questo progetto».
Lo sguardo è sempre rivolto in avanti, ma ci sono ricordi di questi anni che rimarranno indelebili: «Mi emoziona profondamente pensare a Ronny, Keyter, Andrea e ai bambini che in questi anni sono venuti a mancare. Il loro ricordo ci accompagna ogni giorno. Penso poi alle cerimonie del diploma, che spero possano tornare presto a tenersi in presenza, dato che sono un momento di orgoglio per tutti: alunni, famiglie e professori. Penso infine alla Giornata della Lettura nel 2017, una manifestazione organizzata dal ministero dell’Istruzione in cui ogni classe dimostrava in pubblico il proprio impegno e le competenze acquisite. Un evento emozionante per noi e per tutti gli alunni».
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