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Approda anche al Centro IRCCS “Don Gnocchi” di Firenze il CARE Lab (Computer Assisted Rehabilitation), l’innovativo laboratorio della Fondazione Don Gnocchi che utilizza realtà virtuale, nuove tecnologie e giochi high-tech per la riabilitazione motoria e cognitiva dei bambini, presentata in forma di gioco interattivo. Il servizio è destinato a pazienti tra i 5 e gli 11 anni con paralisi cerebrale infantile uni o bilaterale, disturbi del neurosviluppo, in particolare disturbi dell’attenzione, disturbi di coordinazione motoria e disturbi dell’apprendimento.
«Il CARE Lab – ha detto il direttore generale di Fondazione, Francesco Converti, alla cerimonia di inaugurazione questa mattina – rappresenta il l’esempio perfetto di come la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica possono essere messe al servizio della riabilitazione, con l’obiettivo di rendere i trattamenti sempre più efficaci, in particolare per i pazienti più piccoli, che in questo caso vivono il momento della terapia come una sorta di gioco. È questa la nostra missione, nel solco della storia della “Don Gnocchi” e nell’attività quotidiana di un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico-IRCCS».
«Ricerca e innovazione sono fondamentali in un IRCCS come la Fondazione Don Gnocchi – ha aggiunto il direttore scientifico Maria Cristina Messa – dove l’obiettivo è l’applicazione dei risultati dal laboratorio direttamente al letto del paziente. Il CARE Lab va esattamente in questa direzione... Ed è significativo, in un momento nel quale le parole chiave per la ricerca sono sostenibilità, interdisciplinarietà e capacità di fare rete».
Il direttore dell’Area Centro della Fondazione, Fabio Carlotti, e la responsabile dell’IRCCS di Firenze Maria Assunta Gabrielli hanno rimarcato la professionalità degli operatori “Don Gnocchi” nell’introdurre modelli innovativi non standardizzati e sempre più personalizzati e la loro capacità di fare rete con il territorio e le istituzioni locali.
Paolo Bacciotti, presidente della Fondazione Tommasino Bacciotti, che ha sostenuto la realizzazione del CARE Lab a Firenze, ha ricordato come da alleanze di questo tipo possano nascere progetti importanti: «Il mondo del Terzo Settore fa un lavoro meraviglioso per sostenere le fragilità e questo laboratorio innovativo, che risponde ai bisogni dei più piccoli ma anche delle loro famiglie, offre un prezioso valore aggiunto all’incredibile lavoro che viene svolto in questo Centro di riabilitazione».
Il presidente della Fondazione, don Vincenzo Barbante, ha concluso riaffermando il senso di una missione che è soprattutto quello di condividere il dolore, sostenere le fragilità e accompagnare le famiglie: «Quando parliamo di sanità questi aspetti sfuggono, ma sono fondamentali perché caratterizzano la nostra esperienza come Fondazione. Dalla storia di don Carlo e della sua Opera e attraverso esperienze difficili come quella vissuta dalla famiglia Bacciotti possono nascere progetti capaci di aprire squarci di speranza e far sentire chi soffre meno solo».
Affiancandosi agli altri due Centri della Fondazione dove è già presente - IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano e “Bignamini” di Falconara Marittima (An), esperienze presentate nel corso della mattinata dalla direttrice del dipartimento di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell'Età evolutiva Anna Cavallini e dalla responsabile della Neuropsichiatria del Centro marchigiano Laura Traini - il servizio inaugurato a Firenze va a costituire un vero e proprio “sistema CARE Lab” che consente alla “Don Gnocchi” di portare innovativi trattamenti per la riabilitazione pediatrica in maniera sempre più estesa e capillare su tutto territorio nazionale.
«La riabilitazione erogata dal CARE Lab è personalizzata: all’inizio del percorso il riabilitatore verifica la situazione del bambino e definisce il tipo di esercizi da effettuare – ha spiegato la dottoressa Cavallini -. Questo tipo di approccio offre il vantaggio di coinvolgere il bambino in modo divertente durante le sessioni di riabilitazione. Ciò aumenta la sua motivazione e l’adesione al trattamento e gli consente di sperimentare movimenti ed attività in un ambiente protetto, riducendo l’ansia da prestazione».
Tre le tipologie di gioco all’interno del CARE Lab di Firenze, illustrate da Claudio Macchi, direttore della Medicina Riabilitativa dell’IRCCS “Don Gnocchi” e da Giovanna Cristella, responsabile della Riabilitazione Pediatrica: una (“La gita al parco”) ha l’obiettivo di potenziare il movimento di braccia e i diversi tipi di attenzione; la seconda (“Pronti e via”) sollecita l’attenzione, la memoria a breve termine e la memoria spaziale e visiva e richiede di raggiungere con il braccio un bersaglio in posizione fissa di fronte al bambino; nella terza (“Passo a passo”) si chiede al bambino di pianificare il percorso più efficiente per raccogliere degli oggetti virtuali, superando ostacoli che possono essere fermi o in movimento, e arrivare alla meta richiesta guardando una mappa a terra. Il terapista ha la possibilità di personalizzare e adattare le attività ludiche in ogni sessione, tenendo conto dei bisogni riabilitativi e delle caratteristiche individuali del bambino.
I dati raccolti dagli studi condotti in Fondazione hanno confermato l’efficacia di tale riabilitazione, con un rilevante miglioramento dell'attenzione visiva, della flessibilità, delle capacità di pianificazione e altre abilità cognitive, insieme a un aumento medio dell'ampiezza del movimento e della destrezza in bambini con paralisi cerebrale unilaterale.
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