Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Il Centro chirurgico ortopedico-pediatrico di Rilima (Rwanda) in festa per il 20esimo anniversario di attività. Tante le autorità civili e religiose intervenute alla celebrazione del 12 luglio scorso: una giornata di festa animata da canti e balli, partecipata e coinvolgente come sanno essere le feste in Africa, che è stata soprattutto l’occasione per ripercorrere un cammino lungo vent'anni e guardare con rinnovata fiducia alle sfide che attendono il Centro in futuro.
In rappresentanza della Fondazione Don Gnocchi, che da 15 anni sostiene e accompagna il Centro di Rilima, era presente Anne Devreux del Servizio di Solidarietà Internazionale ONG. Tra gli ospiti d’onore, accanto allo staff del Centro, a numerosi ex pazienti, agli ospiti attuali e alle loro famiglie, sedevano in prima fila (foto sotto) il ministro della Sanità rwandese Diane Gashumba, il vescovo di Kigali S.E. Antoine Kambanda (che ha presieduto la Messa solenne) e il sindaco del Distretto di Bugesera Richard Mutabazi.
Nel suo messaggio di saluto, Anne Devreux ha preso spunto dal carisma di don Gnocchi, ricordando in una significativa analogia come l’esperienza diretta della guerra sia stata all’origine della sua Opera di carità. Devreux ha messo in luce quanto i capisaldi della visione originaria di don Gnocchi siano oggi presenti al Centro di Rilima, in particolare per quanto riguarda l’attenzione alla persona e la riabilitazione, intesa non solo in senso clinico ma globale.
Un aspetto, quest’ultimo, non scontato se riferito a una struttura sanitaria, per di più in un Paese in via di sviluppo, e che ha trovato sponda immediata nella testimonianza sentita di alcuni ex pazienti del Centro, oggi adulti, “riabilitati” e integrati nella comunità.
Il dottor Emmanuel Nsengiyumva, chirurgo e responsabile sanitario del Centro, ha ricordato con orgoglio che in tanti anni di lavoro non si è mai verificato un decesso in seguito a un’operazione chirurgica. Ha poi evidenziato con gratitudine il contribuito di varie ONG internazionali e locali, tra cui la Fondazione Don Gnocchi, che ha consentito il raggiungimento dell'attuale livello di eccellenza nella presa in carico dei piccoli pazienti con patologie ortopediche e neurologiche (nelle foto sopra alcuni degli attuali ricoverati).
L’impegno di Fondazione Don Gnocchi si è concretizzato nel corso degli anni nell’accompagnamento gestionale e amministrativo, nella formazione continua di tutte le figure professionali e nell’introduzione di nuove discipline nel contesto locale, come la logopedia e la terapia occupazionale, nel potenziamento di una officina ortopedica che oggi garantisce l’autosufficienza del Centro per la fornitura degli ausili, nell’introduzione di servizi, strumenti e processi per la presa in carico dei minori con patologie neurologiche.
Le celebrazioni (qui sopra il vescovo di Kigali con Anne Devreux dell'ONG "Don Gnocchi" e ex pazienti del Centro) hanno ricevuto ampia visibilità sui media locali, anche per la presenza del ministro della Sanità, che ha chiuso la giornata impegnandosi pubblicamente a una sempre maggiore collaborazione tra il Centro e il ministero, sia in termini di agevolazioni e di maggiore copertura da parte del servizio sanitario rwandese, sia di invio di personale medico specialistico, che rappresenteranno un’ulteriore crescita della struttura che già oggi è ritenuta un vero e proprio modello per il Paese africano.
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