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“La mia eredità”: è questo il titolo della serie podcast in otto episodi, promossa dal “Comitato Testamento Solidale”, di cui fa parte anche la Fondazione Don Gnocchi, che racconta i gesti di chi sceglie di fare la propria parte per consegnare un futuro migliore alle nuove generazioni. La serie podcast è disponibile sulle principali piattaforme di streaming.
Al centro delle otto puntate del podcast, realizzato in collaborazione con il magazine “Vita”, c’è il desiderio di lasciare una traccia del proprio passaggio e il racconto delle opere straordinarie che si realizzano quando questo desiderio incontra la solidarietà. Scegliere di destinare una parte del patrimonio ad un’organizzazione non profit consente infatti di sostenere post mortem un progetto benefico contribuendo a cause importantissime.
Il Comitato Testamento Solidale riunisce 27 autorevoli organizzazioni non profit, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare gli italiani sull’importanza del lascito solidale. E in undici anni di campagne, da quando il Comitato è nato, è certamente cresciuta la consapevolezza e l’attitudine verso questo straordinario strumento di solidarietà concreta: se nel 2013, quando il Comitato è nato, il 45 per cento degli italiani non aveva mai sentito parlare del testamento solidale, oggi l’82 per cento degli italiani lo conosce e l’8 per cento degli over 50 dichiara di aver già fatto o che certamente farà un testamento solidale.
“La mia eredità” è un racconto di attimi che diventano capolavori e parole che diventano immortali. Sono le parole di una canzone eterna come Caruso, con Mario Luzzatto Fegiz che ricorda la telefonata che Lucio Dalla gli fece subito dopo averla scritta, ma anche i frammenti della indimenticabile notte del 1982 in cui l’Italia alzò al cielo la Coppa dei Mondiali, raccontata da Fulvio Collovati. Sono la consapevolezza e sincerità del racconto del gigante del cinema italiano Pupi Avati, che spiega, nella puntata conclusiva del podcast, come non ha paura di fare i conti con l’età grande che sta vivendo. Sono le testimonianze semplici ma straordinarie di Alessandra, Anna, Luciana e Rodolfo, che hanno già scelto di fare un testamento solidale e quelle altrettanto intense di chi, grazie a loro, sta facendo la differenza per tante persone.
Una puntata dopo l’altra, “La mia eredità” fa entrare dentro storie e luoghi come i laboratori di ricerca per trovare cure sempre più efficaci alla malattie del nostro temopo agli ospedale realizzati in Paesi in via di sviluppo...
Altri episodi invece hanno un taglio più curioso. Quali parole usiamo (o non usiamo) per parlare della morte? Cosa significa il nostro desiderio di lasciare un segno? Perché nei film l’eredità è quasi sempre ciò attorno a cui le famiglie si spaccano? Vera Gheno, Ines Testoni, Boris Sollazzo, Mauro Magatti e tanti altri ci regalano riflessioni sorprendenti, che portano a una domanda: e tu, a un lascito solidale ci hai mai pensato?
Non mancano indicazioni concrete su come muoversi per disporre un lascito solidale, tra le quali anche un intervento di Luca Isotti, del servizio Fundraising della Fondazione Don Gnocchi.
“La mia eredità” è un podcast di “Vita” e Comitato Testamento Solidale. Da un’idea di Sara De Carli, voce narrante di Francesco Facchini. Le prime quattro puntate ("Citofonare Ca Granda"; "Cosa farò da morto"; "Così cade un tabù"; "Io avrò cura di te") sono già disponibili sul sito www.vita.it e su tutte le principali piattaforme di fruizione di podcast. Le altre quattro puntate ("Lascia il segno"; "Spazi pieni di vita"; "L’eredità immortale"; "Iniziare dalla fine") saranno disponibili da lunedì 17 giugno.
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