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Un trend in crescita e uno scenario di cauto ottimismo per il prossimo futuro: è quanto emerge dall’indagine condotta dal Comitato Testamento Solidale tra le sue 28 organizzazioni aderenti, tra cui la Fondazione Don Gnocchi. Lo scopo è quello di raccontare - nel decennale dello stesso Comitato - questi due lustri di lascito solidale dal punto di vista di chi opera nel Terzo Settore, con l’obiettivo di trasformare le donazioni in progetti e in futuro.
L’indagine è chiara in tal senso. Il 73,1% delle organizzazioni non profit coinvolte ha registrato negli ultimi 10 anni un deciso incremento del trend di raccolta fondi da lasciti. In particolare, per un’organizzazione su due i grandi stravolgimenti socio-politici degli ultimi tre anni - dalla pandemia, allo scoppio della guerra in Ucraina - hanno inciso sull’aumento delle donazioni da lasciti solidali degli italiani.
In generale, la quasi totalità delle organizzazioni (88,5% del campione) si aspetta un aumento nella quota di italiani che decideranno di predisporre un lascito nel prossimo decennio.
«Da dieci anni - spiega Luca Isotti, reponsabile del Servizio Fundraising della Fondazione Don Gnocchi - siamo impegnati con il Comitato Testamento Solidale per far sì che il lascito a favore di una causa benefica sia sempre più conosciuto e scelto dagli italiani. Il sostegno che le organizzazioni non profit possono dare a tante cause sociali è oggi ancora più decisivo. I dati che emergono dalla survey che abbiamo promosso lasciano ben sperare per il futuro: è evidente come le campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema del lascito solidale stiano dando significativi risultati, ma il lavoro da compiere è ancora tanto».
Il lascito solidale equivale di norma a un gesto di fiducia a 360 gradi verso l’ente prescelto: la quasi totalità del campione (92,3%) ha ricevuto lasciti destinati alla mission in generale; un segnale importante, che conferma la credibilità di cui godono, presso i donatori, le organizzazioni, che in questo modo possono utilizzare i fondi per gli interventi più importanti o urgenti. E così il lascito solidale diventa uno strumento sempre più importante per la messa a terra dei progetti delle non profit: secondo il 53,8% degli intervistati, nell’arco degli ultimi 10 anni la raccolta da lasciti ha avuto un peso tra il 5 e il 10% nella raccolta fondi; il peso è stato tra l’11 e il 25% per quasi 2 organizzazioni su 10.
Per quasi la metà delle organizzazioni intervistate (46,2% del campione) i lasciti ricevuti hanno un valore tra i 50 e 100 mila euro. Il 34,6% riceve lasciti tra i 10 e i 49 mila euro, mentre il 26,9 per cento del campione dichiara donazioni oltre i 100 mila euro, ma c’è anche un 3,8 che riceve donazioni di piccola entità, a conferma del fatto che il lascito è un gesto alla portata di tutti e che non occorrono patrimoni importanti o una posizione sociale di privilegio per decidere di lasciare una piccola eredità in favore di una causa benefica.
Per il 69% delle organizzazioni il lascito testamentario è predisposto da donne e la maggioranza di chi fa un lascito ha comunque già un’abitudine alla donazione (80,7%). Tra questi, il 53,4 per cento dona abitualmente alla stessa organizzazione, che poi decide di inserire nelle sue ultime volontà, mentre il 26,9 per cento sceglie di fare un lascito anche a favore di enti per i quali non ha donato in precedenza.
L’età di chi pensa e si informa sul lascito solidale è ovviamente alta: chi chiede informazioni o delucidazioni sul tema risulta avere più di 60 anni. In particolare, 1 su 2 è nella fascia d’età tra 60 e 70 anni, l’altro 50 per cento è over 70. Ma su questo fronte in Italia ancora molti progressi sono possibili, al fine di sensibilizzare su questo importante gesto anche la platea degli over 50: il 46,2% delle organizzazioni dice di aver messo in atto campagne di comunicazione e strategie per portare il tema dei lasciti ad un target più giovane e il 26,9% del campione si dichiara di essere fortemente intenzionato a farlo.
INFORMAZIONI SUL COMITATO TESTAMENTO SOLIDALE: www.testamentosolidale.org
Ufficio Stampa Fondazione Don Gnocchi
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