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Quasi la metà degli italiani pensa che negli ultimi dieci anni il mondo e l’Italia siano diventati luoghi peggiori in cui vivere. In tale scenario, il Terzo Settore si conferma l’unico soggetto che la maggioranza dei cittadini (quasi due terzi) giudica concretamente impegnato nella costruzione di una società migliore. Fattori decisivi si rivelano l’impegno civile e la solidarietà, in particolare sostenendo una buona causa con un lascito solidale o una donazione in denaro. Cinque milioni e mezzo di italiani over 50 hanno già disposto un lascito solidale nel proprio testamento o sono orientati a farlo.
Sono alcuni dei risultati dell’edizione 2023 della ricerca “La percezione dei cambiamenti degli ultimi 10 anni e l’orientamento verso le donazioni e i lasciti solidali”, promossa dal Comitato Testamento Solidale (che ricorda i primi dieci anni di attività), il sodalizio di cui fa parte anche la Fondazione Don Gnocchi. Negli anni l’ente è cresciuto sempre di più, coinvolgendo il mondo del non profit in importanti attività di studio del settore, di informazione e di sensibilizzazione.
Dalla ricerca emerge che la percentuale di chi ritiene che negli ultimi dieci anni l’Italia sia peggiorata sale al 47%: un italiano su dieci ritiene che sia invece migliorata, mentre il 43 per cento pensa che sia migliore per alcuni aspetti e peggiore per altri.
Sono considerate migliori la ricerca medico-scientifica, la qualità della comunicazione, la tutela dell’ambiente e il rispetto dei diritti civili. Peggiori il costo della vita, le prospettive dei giovani, il lavoro e l’occupazione e la sanità. A giudizio dei cittadini, in Italia oggi c’è meno benessere economico, ma anche meno fiducia nel prossimo ed equità sociale.
Oggi il 70 per cento degli italiani si sente più preoccupato del futuro rispetto a dieci anni fa, più attento all’ambiente e alla salute e più disponibile di dieci anni fa (42%) a impegnarsi in prima persona per aiutare chi è in difficoltà e per una buona causa.
Sono le organizzazioni non profit, secondo il 63% degli italiani, ad aver fatto di più per rendere migliore la società. Obiettivo per il quale è necessario il rispetto delle leggi e delle regole, l’impegno nel far bene il proprio lavoro, le tutele ambientali, sociali e culturali e il volontariato. Spunta qui il tema della donazione: è importante dare sostegno a una buona causa con un lascito solidale (69%) o una generica donazione in denaro (66%).
Quasi 3 italiani su 10 (28%) hanno fatto una donazione a una organizzazione non profit nel 2023, con una flessione di 10 punti rispetto al 2022 (quando probabilmente avevano inciso gli appelli di emergenza per la guerra in Ucraina), ma in linea con i dati del 2020-2021. La donazione media rimane piuttosto alta, pari a 106 euro contro i 118 del 2022 e i 90 del 2021.
Il 21% degli over 50, ovvero 5,5 milioni di italiani, ha già disposto un lascito solidale o è orientato a farlo, mentre aumentano gli indecisi (35 per cento, contro i 27 del 2022) e restano stabili quelli sfavorevoli (45 per cento). La famiglia è la grande protagonista della scelta: 7 italiani su 10 coinvolgerebbero i parenti più stretti nella scelta (erano il 64% nel 2022) e solo il 16% dichiara che prenderebbe questa decisione da solo. Anche tra chi non pensa di fare un lascito solidale, più che l’egoismo, il deterrente è l’incertezza del futuro: il 32% teme di sottrarre risorse al futuro degli eredi e il 28% è preoccupato per la precarietà lavorativa di figli e nipoti.
«Rispetto ad altri Paesi del mondo in Italia fa testamento una percentuale più ristretta di persone - spiega Luca Isotti, responsabile del servizio Fundraising della Fondazione Don Gnocchi -. Eppure qualcosa si muove: stiamo assistendo ad un vero e proprio cambiamento culturale, grazie anche alle campagne che abbiamo promosso. Siamo tuttavia consapevoli che c’è ancora molto da fare per superare pregiudizi e diffondere sempre di più la cultura della solidarietà e del lascito».
I dati confermano la crescita della consapevolezza sul lascito: oggi l’82% degli over 50 sa di che si tratta, contro il 79% del 2022 e il 73% del 2021. Promosse anche le campagne informative e di sensibilizzazione: il 72% degli intervistati considera positive le comunicazioni viste sul tema, che migliorano la conoscenza e l’immagine del lascito solidale e aumentano la propensione a farlo (65).
INFORMAZIONI SUL COMITATO TESTAMENTO SOLIDALE: www.testamentosolidale.org
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