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Rinforzare la resilienza, in particolare la motivazione ad aderire consapevolmente alle indicazioni dei programmi riabilitativi e a mantenere comportamenti corretti relativi ad attività fisica, sana alimentazione e benessere psicologico. Anche in contesti lontani dalla magia delle acque cristalline dell’arcipelago della Maddalena, grazie a suggestivi video-scenari ricostruiti con l’utilizzo della realtà virtuale.
L'utilizzo dei visori di realtà virtuale immersiva all'IRCCS "Don Gnocchi" di Milano
È questo l’obiettivo dello studio “Helping Hands”, promosso dai ricercatori “Don Gnocchi” per pazienti con sclerosi multipla seguiti al Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano. Dal 2016 alcuni di loro sono stati accompagnati alla Maddalena da un qualificato staff medico-infermieristico per dar loro la possibilità di misurarsi in un contesto diverso dal proprio, come quello dei corsi in barca a vela nelle splendide acque della Sardegna, per conoscere meglio i propri limiti e comprendere allo stesso tempo le proprie potenzialità. Esperienze affiancate da programmi di sana e corretta alimentazione elaborata da una biologa nutrizionista e da un trattamento riabilitativo costante e mirato da parte dello staff “Don Gnocchi”.
Esperienze e contesti che sono ora “rinforzati”… a distanza. «Utilizziamo strumenti di realtà virtuale - spiega Laura Mendozzi, neurologa “Don Gnocchi” responsabile del progetto - perché la letteratura scientifica ne ha confermato non solo l’aspetto altamente coinvolgente, ma anche una maggiore efficacia rispetto ad approcci standard in termini di miglioramenti clinici, motivazionali e psicologici».
I pazienti, grazie a particolari visori di realtà virtuale immersiva, sono coinvolti in 4 video scenari che riproducono l’esperienza vissuta in Sardegna durante i programmi multidisciplinari eseguiti. Gli scenari hanno come contenuto l’alimentazione (ambientazione “cucina”), l’attività fisica (ambientazione “barca a vela”), la meditazione e il benessere psicologico (ambientazione “mindfulness”) e la riabilitazione fisica (ambientazione “spiaggia”).
ll progetto è stato finanziato da Nokia, che ha permesso l’acquisto della strumentazione hardware necessaria, tra cui una telecamera 3D con cui sono state realizzate le riprese tridimensionali delle sessioni in Sardegna. Il personale Nokia ha inoltre elaborato le riprese e creato i video scenari.
«Per malattie particolarmente impattanti come la sclerosi multipla, l’attività fisica ha un ruolo chiave nel migliorare il benessere dei pazienti, indipendentemente dalla gravità della malattia - sottolinea Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e vicepresidente di Nokia Italia -. Il modello innovativo di riabilitazione multidisciplinare (Brief High Impact Preparatory Experience) che i ricercatori della Fondazione Don Gnocchi hanno sviluppato prevede riabilitazione neuromotoria, attività fisica e consapevolezza. La proficua collaborazione con Fondazione Don Gnocchi e Armundia Group ci spinge a continuare in questa direzione, sia con la tecnologia sia con le persone Nokia che si sono dedicate al progetto con entusiasmo».
Armundia Group, digital company specializzata nella progettazione e fornitura di piattaforme digitali altamente innovative, ha erogato il servizio di consulenza e assistenza tecnica e specialistica, completo della fornitura del visore, con l’obiettivo di creare, implementare e rendere facilmente fruibile l’esperienza in realtà virtuale immersiva.
«Siamo orgogliosi di collaborare con la Fondazione Don Gnocchi e Nokia Italia - aggiunge Gianluca Berghella, CEO e presidente di Armundia Group - mettendo a disposizione le nostre dirette competenze su tecnologie, dispositivi ed esperienze di realtà immersiva al servizio del miglioramento della cura dei pazienti affetti da sclerosi multipla. La realtà virtuale sta infatti dimostrando di essere uno strumento potente e promettente nell'ambito della sanità, con il potenziale di migliorare la diagnosi, la terapia e la qualità della vita dei pazienti».
Sono 122 mila (oltre 3.400 nuovi casi l’anno) le persone in Italia affette da sclerosi multipla, con una diffusione doppia nelle donne rispetto agli uomini e un’incidenza stimata tra 5,5 e 6 su 100 mila abitanti, che sale a 12 su 100 mila in Sardegna. La malattia, che si manifesta tra i 20 e i 40 anni, colpisce il sistema nervoso centrale, provocando difficoltà motorie, spasticità, fatica, dolore neuropatico, disturbi visivi, perdita di equilibrio, disturbi delle sensibilità e cognitivi, disturbi dell’umore. Oggi si può convivere con la malattia e condurre una vita di qualità e la riabilitazione può fare molto.
L'esperienza con alcuni pazienti nel contesto della Maddalena, in Sardegna
I progressi della ricerca oggi rendono possibili terapie farmacologiche personalizzate e più efficaci contro la sclerosi multipla. Ma c’è un altro fronte aperto: quello per contrastare la pericolosa alleanza fra la malattia, l’invecchiamento e comportamenti inappropriati quali quelli legati alle dipendenze (fumo, alcool...), alla cattiva alimentazione e alla sedentarietà.
«I farmaci sono fondamentali - conclude la dottoressa Mendozzi - ma da soli non bastano. Le regole per adottare uno stile di vita e un’alimentazione con azione sinergica a quella dei farmaci specifici sono oggi basate su evidenze scientifiche e vanno pertanto chiaramente e precisamente indicate ai malati e ai loro familiari».
Anche una sana attività fisica (come la barca a vela) per la riabilitazione dei pazienti
Il Centro Sclerosi Multipla dell'IRCCS "Don Gnocchi" di Milano - guidato dal dottor Marco Rovaris - è dedicato all’assistenza di pazienti che necessitano di prestazioni riabilitative, diagnostiche e terapeutiche. L'approccio riabilitativo è multidisciplinare. Per la variabilità e i risvolti psicologici della malattia e in relazione alla sua rapida evoluzione, la cura e l'assistenza del paziente con sclerosi multipla prevedono un monitoraggio riabilitativo dinamico a cui collaborano diverse figure professionali (neurologo, fisiatra, neuropsicologo, urologo, pneumologo, otorinolaringoiatra, psicologo clinico, assistente sociale).
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