Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
«Proteggete gli anziani non autosufficienti dalle conseguenze della crisi politica…». È il senso dell’appello alle istituzioni presentato oggi, 29 luglio, dal “Patto per un Nuovo Welfare sulla Non autosufficienza”, realtà costituitasi nel 2021 grazie a un’ampia coalizione sociale che intende elaborare proposte operative per la riforma sull’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il Patto raggruppa 48 organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti nel nostro Paese, con una rappresentanza della più ampia comunità italiana della non autosufficienza, che ha deciso di superare confini, appartenenze e specificità per unirsi nella elaborazione di questa riforma. (LEGGI QUI L'APPELLO ALLE ISTITUZIONI)
Tra le realtà accomunate nel Patto c’è anche l’Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari) a cui aderisce la Fondazione Don Gnocchi. Prezioso il contributo offerto dal dottor Fabrizio Giunco, (nella foto) medico geriatra e direttore del Dipartimento Cronicità della Fondazione, componente della “cabina di regia” del Patto, il cui compito è quello di elaborare idee e proposte e sviluppare un confronto costante sui contenuti da inserire nella riforma sull’assistenza agli anziani non autosufficienti, sfociati nel marzo scorso in un documento di “Proposte per l’introduzione del sistema nazionale assistenza anziani”.
L’appello di oggi alle istituzioni (inviato al Presidente della Repubblica e al Governo) nasce proprio dal timore che il lavoro fin qui svolto in termini di proposte possa essere vanificato dalla crisi politica che ha portato alle elezioni anticipate: «In Italia – esordisce il documento del 29 luglio - esiste una diffusa questione sociale che ha sempre incontrato difficoltà nel trovare ascolto da parte della politica nazionale. È quella riguardante le persone anziane non autosufficienti: se si considerano loro, i familiari e chi le assiste professionalmente si arriva a oltre dieci milioni di individui. Nell’attuale legislatura, finalmente, è stato avviato un positivo percorso di cambiamento. Tuttavia, la sua brusca conclusione rischia di vanificare gli sforzi finora effettuati».
A tale proposito, si ricorda che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del 2021 prevede una riforma che introduca “un sistema organico di assistenza agli anziani non autosufficienti”, da realizzare attraverso una Legge Delega, che il Parlamento deve approvare entro la primavera 2023, a cui sta lavorando da tempo il Governo uscente attraverso numerosi contributi, tra cui quello del “Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza”.
«Con la prematura interruzione della legislatura – commenta il dottor Giunco -, esiste il rischio di disperdere quanto è stato realizzato sinora e di rendere inutile il percorso avviato. Ciò significherebbe ricominciare daccapo nella nuova legislatura, peraltro con ben poco tempo a disposizione».
Di qui l’appello alle istituzioni perché sia compiuta «ogni azione possibile affinché si dia seguito al lavoro compiuto - scrivono le 48 organizzazioni - e la nuova attenzione verso la non autosufficienza non rimanga una mera dichiarazione d’intenti. A questo fine, Vi chiediamo di utilizzare gli spazi in tal senso assicurati dal legame tra la riforma, il PNRR e il suo cronoprogramma. È pure decisivo evitare le conseguenze negative della fretta e del clima di fine legislatura, riscontrate più volte in passato. Riteniamo, dunque, essenziale definire la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti nella sua interezza e non solo in sue singole parti. Parimenti, per noi è dirimente che la riforma sia coerente con le proposte che abbiamo elaborato, attraverso un ampio percorso partecipato che ha coinvolto tutte le nostre organizzazioni, finalizzate all’introduzione del “Sistema Nazionale Assistenza Anziani”. In conclusione, ciò che vi stiamo chiedendo è di proteggere gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie dalle conseguenze dell’attuale crisi politica».
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