Marija e Zlatko, giovani beneficiari del Centro “Marija Nasa Nada”, storico partner di Fondazione Don Gnocchi in Bosnia-Erzegovina, hanno contribuito a un libro di recente pubblicazione con due illustrazioni realizzate di proprio pugno. Il volume, intitolato “Krijesnice” (“Piccole luci”, in lingua croata), è una raccolta di storie personali e racconti di persone con disabilità, dei loro familiari e dei professionisti sociosanitari che li assistono quotidianamente.

I disegni realizzati da Marija e Zlatko scelti per illustrare il libro con le storie di persone con disabilità

Dopo averne cofinanziato la costruzione, dal 2004 la Fondazione Don Gnocchi ha accompagnato il Centro per minori disabili di Široki Brijeg, nel Cantone dell’Erzegovina occidentale, nei pressi di Mostar, favorendo la crescita delle competenze professionali degli operatori, l’efficienza gestionale-amministrativa e anche l’inserimento della struttura nel tessuto sociale locale, attraverso un lavoro di rete con istituzioni e associazioni. Proprio dal legame con il territorio è nata questa piccola, ma significativa esperienza, che si propone di alzare il velo sulla condizione delle persone con disabilità in Bosnia-Erzegovina, troppo spesso ancora nell’ombra.

Foto di gruppo (prima della pandemia) con ospiti e loro familiari e operatori del Centro

L’Università di Mostar e il Centro “Marija Nasa Nada” (“Maria Nostra Speranza”) hanno da tempo siglato un accordo grazie al quale gli studenti del corso di laurea in “Riabilitazione Educativa” possono svolgere tirocinio formativo all’interno della struttura.
Il libro è nato da un’idea di alcuni tirocinanti per promuovere i diritti delle persone con disabilità e sensibilizzare la popolazione. I due hanno raccolto informazioni, suggestioni e storie, che hanno arricchito con illustrazioni e disegni, due dei quali realizzati proprio dai ragazzi assistiti nella struttura.

Altre immagini di repertorio dell'attività svolta nella struttura di Široki Brijeg

Una gratificazione non isolata: tra le attività utilizzate per sviluppare le capacità e favorire le autonomie degli assistiti a “Marija Nasa Nada”, l’arte-terapia ha sempre riscosso interesse e ha portato nel tempo a risultati importanti. Ora i ragazzi e le ragazze continueranno ad alimentare la propria vena artistica e, nel prossimo mese di maggio, parteciperanno a un concorso di pittura che ha per tema il mondo dei vigili del fuoco.