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Claudia Salatino, Antonella Rossetti e Luca Cagliani, componenti della redazione del Portale SIVA che la Fondazione Don Gnocchi dedica agli ausili, hanno visitato la fiera “Rehacare International” nella città tedesca di Dusseldorf, che ha visto la presenza di 950 espositori internazionali da 40 diverse nazioni e 44 mila visitatori da tutto il mondo.
Il focus di questo evento espositivo dedicato agli ausili per le persone con disabilità è stato in particolare sulle tecnologie orientate al futuro: dalla robotica, all’intelligenza artificiale, ai nuovi ausili per la mobilità.
La delegazione della Fondazione ha inoltre preso parte all’incontro annuale dell’associazione EASTIN, la rete globale di informazione sulle tecnologie assistive, della quale la Fondazione Don Gnocchi è socio fondatore e che vede la partecipazione dell'ingegner Claudia Salatino nel consiglio direttivo con il ruolo di vicepresidente.
«L’incontro di EASTIN - spiega Luca Cagliani, ingegnere biomedico - è rientrato fra gli eventi collaterali della fiera Rehacare e ha permesso ai partner di discutere insieme di obiettivi a breve e a lungo termine dell’associazione, sia in termini di governance, sia di sviluppo tecnico e software della piattaforma. Un’attenzione particolare è stata dedicata all'implementazione di una soluzione di traduzione automatica, volta a rendere il portale accessibile in molte più lingue internazionali, superando le barriere linguistiche e ampliando così l’accessibilità a livello globale. Durante la riunione, tutti i membri hanno inoltre condiviso le diverse soluzioni adottate a livello locale per la gestione e la diffusione delle informazioni sugli ausili per la disabilità. Questo scambio di esperienze ha permesso a tutti noi di trarre spunti dalle best practices dei vari partner, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la robustezza e l'efficienza del sistema di condivisione delle informazioni sulle tecnologie assistive a livello globale».
Quanto alla fiera Rehacare, si tratta di un evento che si svolge ogni due anni e che vede la presenza di espositori, associazioni, organizzazioni da tutto il mondo, con l’intento di promuovere attraverso prodotti, percorsi condivisi e idee, la ricerca di una qualità di vita che sia la migliore possibile per chiunque. Fra gli stand è stato così possibile prendere visione e provare soluzioni per la riabilitazione, l’autonomia nella mobilità e nelle attività di vita quotidiana, proposte per il tempo libero, per viaggiare e fare sport, per costruire ambienti senza barriere, oltre a strumenti per consentire l’interazione e la partecipazione valorizzando le abilità comunicative che ciascuno presenta.
«Raccontare la nostra partecipazione a Rehacare - sottolinea Antonella Rossetti - potrebbe essere un’eccezione se si riuscisse a trasmettere il senso di civiltà e di rispetto che si respira nei confronti di ogni età della vita e di tutte le caratteristiche evidenziate da ogni persona nella sua unicità. Visitando i sei padiglioni dedicati a questa manifestazione, l’attenzione è stata catturata dalle tante proposte che immediatamente trovano corrispondenza con le storie di vita che nella nostra quotidianità di operatori incontriamo. Ma c’è anche dell’altro: si tratta della comunità che si incontra durante queste giornate, una comunità straordinariamente varia e composita: tecnici, operatori, familiari e soprattutto i destinatari delle innovazioni proposte, persone che asseriscono la propria vitalità e determinazione oltre ogni deficit. Una manifestazione del genere risponde quindi sia alla necessità di formazione relativa al mondo delle tecnologie assistive, sia all’ampliamento della prospettiva rispetto agli orizzonti raggiungibili da chiunque in termini di autonomia».
Uno degli elementi centrali dell’evento svoltosi in Germania è stata la possibilità per i visitatori di provare a indossare direttamente gli ausili presentati, oppure, per gli operatori, simulare l’esperienza di muoversi con le protesi, sperimentando in prima persona il supporto concreto che questi dispositivi offrono nelle attività di vita quotidiana e al tempo stesso le competenze da introdurre per un loro utilizzo efficace.
Una delle novità più interessanti è stata ad esempio la presentazione di un ausilio sportivo prodotto da un'azienda italiana, utile in una nuova disciplina paraolimpica che sarà presente per la prima volta alle Olimpiadi di Los Angeles nel 2028 e che consente la corsa a persone con deficit di reazione di sostegno o di controllo di tronco.
Ampio spazio è stato poi dedicato a un settore in rapida espansione, con prospettive di crescita esponenziale nei prossimi anni, rappresentato dalle soluzioni per persone con limitazioni nel controllo degli arti, che sfruttano l’evoluzione delle conoscenze nei settori della biomeccanica e meccatronica per una maggiore autonomia nelle attività di vita quotidiana.
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