Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Quanto è cambiata la qualità della nostra vita dopo l’esperienza del lockdown e delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria? Che cosa possiamo fare per tornare alla serenità e alle buone abitudini che avevamo prima della pandemia?
A questi ed altri interrogativi cerca di rispondere lo studio promosso da un gruppo di ricercatori guidati dal dottor Damiano Formenti, del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita dell’Università degli Studi dell’Insubria, e dal dottor Giampiero Merati, dello stesso ateneo oltre che direttore sanitario del Centro di Medicina dello Sport di Milano della Fondazione Don Gnocchi (nella foto).
Lo studio – a cui collaborano anche l’Università degli Studi di Milano, l’Università di Pisa e il CNR – si basa anche su un questionario messo a punto dagli stessi ricercatori e aperto a tutti, che ha l’obiettivo di valutare la percezione della qualità della vita prima e dopo i periodi di lockdown, focalizzandosi in particolare sui livelli di attività fisica, sul movimento e sulla qualità del sonno.
Dal mese di marzo 2020 si sono succeduti periodi di lockdown o di restrizioni alle possibilità di movimento che hanno limitato, con diversi gradi di severità, la normale vita quotidiana delle persone. L’attività fisica, il movimento e persino la qualità del sonno sono stati pesantemente condizionati. Con l’arrivo della scorsa estate e grazie alla campagna vaccinale che ha ridotto in maniera significativa il rischio di contagio tutte le regioni italiane sono tornate in zona bianca, permettendo alla popolazione di tornare progressivamente ad un’accettabile normalità.
I dati degli ultimi giorni invitano nuovamente alla cautela, anche se la speranza di tutti è di essersi lasciati il peggio alle spalle.
Ma il graduale ritorno alla normalità ci sta riportando a comportamenti che avevamo prima del lockdown? Quanto la nostra percezione della qualità della vita è ancora alterata dai ricordi dei giorni terribili dell’emergenza sanitaria? Torneremo mai a essere quelli di prima o il Covid ci ha cambiato?
Lo studio in corso – nell’ambito della disciplina delle Scienze motorie - si prefigge di valutare tutto questo.
I ricercatori cercheranno individuare quali sono i fattori che hanno portato a questo cambiamento per poter suggerire interventi (ove necessari) per migliorare la qualità della vita o cercare di ritornare ai livelli precedenti l’irrompere del virus.
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