Allestimenti suggestivi, testimonianze di ragazzi e... (Leggi tutto)
Un’iniziativa accolta con grande favore a partire dagli utenti stessi coinvolti nella sperimentazione: stiamo parlando di SideraB, (Sistema Integrato Domiciliare e Riabilitazione Assistita al Benessere), un progetto di teleriabilitazione e telemonitoraggio i cui risultati sono stati presentati di recente.
Finanziato da Regione Lombardia (con risorse Por Fesr 2014-2020 -Asse 1), il progetto - che ha richiesto un investimento complessivo di 6,3 milioni di euro - ha visto la partecipazione di diversi enti di ricerca, come l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi, l’Università degli studi di Milano - Bicocca, Liuc – Università Cattaneo e il Politecnico di Milano e aziende produttrici: AB medica, Tenacta Group, Amiko, Grifo Multimedia, con la collaborazione di Fondazione Politecnico.
«Il progetto era nato per rendere accessibile la riabilitazione ad un numero allargato di pazienti, garantendo la sostenibilità economica – spiega Francesca Baglio, medico neurologo dell’IRCCS "Don Gnocchi" di Milano e responsabile scientifica del progetto (foto sopra) -. Aumentando la prospettiva di vita, aumentano anche le persone che per lunghi anni della loro vita devono convivere con una patologia cronica disabilitante: si tratta di un numero di anni vissuti con disabilità aumentato del 63% negli ultimi 30 anni. La tecnologia oggi ci offre gli strumenti per vincere questa sfida, attraverso la telemedicina e la medicina digitale. In questi mesi di sperimentazione, abbiamo elaborato dei modelli di intervento, valutato l’efficacia clinica in interdipendenza con gli aspetti di benessere».
La sperimentazione, chiusa a fine 2020, ha coinvolto 141 pazienti affetti da patologie croniche, come il Parkinson, lo scompenso cardiaco cronico e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), con un livello di disabilità tra lieve e moderata. Il progetto si è articolato in diverse fasi: dapprima lo sviluppo di una piattaforma tecnologica facilmente gestibile dagli utenti, poi l’impiego di device integrati tra loro per il telemonitoraggio, tra cui un dispositivo indossabile per eseguire l’elettrocardiogramma da casa, sviluppato dall’équipe dell’ingegner Marco Di Rienzo, del Polo Tecnologico dell’IRCCS Don Gnocchi di Milano, lo sviluppo di algoritmi per l’analisi dei dati provenienti dai vari moduli e, non ultimo, i contenuti digitali (app e game) per erogare i trattamenti riabilitativi personalizzati individuati dai clinici della Fondazione, tramite un’apposita app.
Decisamente positivi i risultati dal punto di vista clinico: «Per valutare i risultati clinici della sperimentazione, abbiamo messo a confronto i trattamenti svolti nella modalità digitale, con gli stessi erogati con la metodica convenzionale – spiega Federica Rossetto (foto sopra), ricercatrice del CADiTeR - Centro Avanzato di Diagnostica e Terapia Riabilitativa dell’IRCCS "Don Gnocchi" di Milano, la struttura, coordinata da Francesca Baglio, che ha lavorato a SideraB -. Sono stati valutati diversi aspetti: l’usabilità ed accettabilità del sistema digitale, che ha registrato giudizi tra eccellente e ottimo; la learnability, cioè la facilità di apprendimento all’uso e l’aderenza al trattamento: l’80% dei pazienti è arrivato fino alla fine del percorso. Dal punto di vista dell’efficacia, abbiamo utilizzato diverse scale di valutazione, che hanno mostrato risultati migliori nella teleriabilitazione, piuttosto che nella riabilitazione convenzionale».
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