Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
«Un’esperienza unica, che non avevo mai fatto e che spero di ripetere. La musica e la poesia sono arti che riempiono l’anima: molto bello». «Tutto perfetto, una bellissima giornata di condivisione in un paesaggio stupendo». Sono le parole di Sylvie e Barbara, due pazienti del Polo riabilitativo del Levante ligure “S. Maria dei Poveri” di La Spezia, al termine dell’evento “Percorsi nell’arte e nella musica” svoltosi nello scenario incantevole di Villa Marigola, affacciata sul Golfo dei Poeti, a Lerici (La Spezia).
Sylvie (nella foto sotto a sinistra) è paziente da tempo del Centro "Don Gnocchi" di La Spezia: «Una mattina di 12 anni fa, mentre mi stavo preparando per andare al lavoro, sono caduta a terra per un ictus, completamente incapace di chiedere aiuto. Per fortuna mio marito era ancora in casa e ha potuto soccorrermi. Dopo il ricovero in ospedale sono stata accolta al "Don Gnocchi" che si trovava ancora all’interno dell’ospedale di Sarzana e da allora ho sempre mantenuto i contatti, perché almeno un paio di volte l’anno vengo a fare cicli di riabilitazione».
Anche Barbara (nella foto sotto a destra) è una paziente da diversi anni: affetta da una malattia genetica rara, l’atassia di Friedreich, che provoca perdita della coordinazione muscolare e del senso dell’equilibrio e difficoltà nell’articolare correttamente le parole, dal 2018 effettua dei cicli di riabilitazione. «È una malattia per cui non ci sono farmaci o cure – spiega – ma l’unica cosa possibile è la fisioterapia».
Oltre a loro, altri quattro pazienti del Polo riabilitativo di La Spezia, insieme a una cinquantina di altri partecipanti tra famigliari, operatori, giovani del Servizio Civile e volontari del CAI, si sono dati appuntamento a Villa Marigola per una visita del tutto speciale e “senza barriere”, grazie all’Associazione “Amici di Villa Marigola – Golfo dei poeti” e alla Fondazione Carispezia, proprietaria della struttura.
“Percorsi nell’arte e nella musica” - iniziativa giunta alla seconda edizione, in collaborazione con la sezione locale del Club Alpino Italiano - è finalizzata a far vivere a pazienti con disabilità e difficoltà di mobilità, momenti di socializzazione in contesti artistici e naturali di grande pregio. L’edizione di quest’anno prevedeva la visita del bellissimo parco della Villa settecentesca, dimora di villeggiatura dei Marchesi Ollandini e tappa dei viaggiatori del “Gran Tour” con momenti musicali, curati dagli allievi del Conservatorio “Giacomo Puccini” e del Liceo Musicale “Vincenzo Cardarelli” di La Spezia e la lettura di alcuni brani poetici a cura dell’Associazione Premio Lerici Pea, organizzatrice dell’omonimo premio di poesia giunto quest’anno alla settantesima edizione, tra i più antichi in Italia.
Per i pazienti con difficoltà di movimento, il percorso di visita è stato reso possibile grazie all’utilizzo delle “jolette”, carrozzine monoruota, utilizzate su sentieri non particolarmente scoscesi o impervi, guidate da guide esperte del CAI.
L’iniziativa aveva una forte valenza riabilitativa: i pazienti infatti, alcuni reduci da un lungo periodo di degenza, hanno già compiuto un percorso di riabilitazione che li ha portati a un importante recupero delle loro funzionalità. Problemi di mobilità tuttavia ancora impediscono loro escursioni in ambienti con barriere architettoniche, che invece sarebbero di grande aiuto per il loro benessere generale e la socializzazione. Da qui l’idea dell’iniziativa che si inserisce nel contesto del progetto “Un sentiero per tutti”, frutto di una convenzione sottoscritta nell’ottobre 2022 e rinnovata di recente, finalizzata allo sviluppo della “Montagnaterapia” come risorsa e strumento per la salute, il benessere e l’inclusione di persone con disabilità, da prevedere nel percorso riabilitativo di pazienti con Gravi Cerebrolesioni Acquisite ritenuti idonei.
Un progetto nel quale il Polo spezzino della Fondazione Don Gnocchi crede molto, come è stato testimoniato anche dai numerosi operatori della struttura presenti (nella foto sotto), tra cui Francesco Porto, fisioterapista e referente per il volontariato e il Servizio Civile, vero e proprio “motore” di questi eventi.
«Siamo molto orgogliosi di questa seconda edizione del progetto condiviso con CAI, Fondazione Carispezia, Regione Liguria, Ente parco, Conservatorio Puccini, che sento di ringraziare pubblicamente per la disponibilità e l’accoglienza dimostrata per il supporto dello scorso anno e per averci creduto anche in questa occasione – ha commentato Martina Iardella, responsabile di struttura del Polo riabilitativo del levante ligure “S. Maria del Poveri” della Fondazione Don Gnocchi di La Spezia – Per i nostri pazienti sono momenti importanti di condivisione immersi nella natura e nell’arte e, grazie alle jolette, hanno la possibilità di spostarsi e fare escursionismo adattato. Il patrocinio dei vari Enti ci riempie di soddisfazione perché rappresenta per noi un riconoscimento del grande lavoro che ogni giorno come Centro di Riabilitazione svolgiamo a servizio dei pazienti liguri, mettendo a disposizione professionalità, vicinanza e “umanizzazione delle cure”, come ci ha insegnato don Gnocchi».
Anche i rappresentanti delle istituzioni locali hanno testimoniato, con la loro partecipazione, la vicinanza all’iniziativa. Tra questi, l’assessore regionale alle Politiche socio-sanitarie e al Terzo Settore Giacomo Raul Giampedrone, il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti (nella foto sopra), l’assessore comunale ai servizi sociali Alessandra Di Sibio e il presidente della Consulta provinciale disabili Mauro Bormia.
«Iniziative come questa – ha commentato l'assessore regionale Giampedrone – sono preziose, perché offrono esperienze a contatto con arte e natura ai pazienti con disabilità aiutandoli nel loro percorso di riabilitazione, e perché appresentano occasioni di svago e socializzazione molto gradite da chi vi prende parte. Regione Liguria è orgogliosa di poter stare al fianco di progetti come “Percorsi nell’arte e nella musica”, che con la sua seconda edizione dimostra ancora una volta come dalla collaborazione tra diverse realtà possano nascere percorsi virtuosi, costruiti con lo sforzo congiunto delle istituzioni, della società civile e del mondo del volontariato. Un grazie, quindi, a chi si è impegnato per organizzare questa bella giornata, senza dimenticare l’impegno e il lavoro messo a disposizione da tanti volontari, operatori sanitari, ragazzi del servizio civile e studenti».
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