Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Non è semplice sostenere un esame di Stato, quello che una volta si chiamava “maturità”, tre mesi dopo un tremendo incidente stradale con trauma cranico e fratture multiple e senza mai uscire da ospedali e da strutture riabilitative. Difficile, ma non impossibile quando si è supportati da una squadra di operatori, dalla famiglia, gli amici, la ragazza…
È quello che è successo a Christian, diciottenne di Pompei (Napoli), che nei giorni scorsi ha concluso con la prova orale l’esame di diploma in informatica all’ITIS “Antonio Pacinotti” di Scafati (Salerno). Sia gli scritti che l’orale, Christian li ha sostenuti al Polo Specialistico Riabilitativo della Fondazione Don Gnocchi di S. Angelo dei Lombardi (Avellino), dove è ricoverato dal 29 maggio.
Cristian durante la prova orale della maturità al Polo riabilitativo di Sant'Angelo
«Quando è arrivato da noi - spiega Emanuele Langone, medico fisiatra del reparto di riabilitazione neuromotoria del Centro “Don Gnocchi” di S. Angelo - Christian non era in grado di camminare. Avendo subìto un trauma cranico e con un deficit radiale, lo abbiamo ricoverato dapprima nel reparto di riabilitazione neurologica. Aveva subito anche una frattura a livello del bacino e al livello del gomito, che non riusciva ad estendere. Inoltre non riusciva quasi ad aprire la mano destra».
Dell’incidente, accaduto il 31 marzo, Christian non ricorda nulla, tranne che era in motorino e che si trovava vicino casa. Ricoverato al CTO di Napoli, è stato in seguito trasferito all’ospedale Moscati di Avellino e da qui a S. Angelo dei Lombardi per il percorso riabilitativo: «Vorrei sapere anch’io cosa è successo - racconta ripensando all’incidente - ma non siamo riusciti a ricostruire che cosa è accaduto. Sono stato in coma per alcuni giorni, immagino la preoccupazione dei miei familiari e della mia ragazza… Quando sono arrivato a S. Angelo ricordo che avevo un po’ paura, perché non sapevo che cosa mi aspettava. Qui ho fortunatamente trovato persone meravigliose e una calorosa accoglienza, penso in particolare a Nicolai e Andrea, i miei fisioterapisti: con loro mi sono sentito in buone mani. Il momento più bello è stato quando ho ripreso a camminare, circa un mese fa: è stata una grandissima emozione e non sapevo quanto fosse importante una cosa così banale e scontata come il cammino. Mi appoggio ancora a un deambulatore, ma ormai sono autonomo e riesco a muovermi da solo».
Christian (anche nella foto sotto) durante una seduta di riabilitazione robotica all'arto superiore
«Presto Christian sarà in grado di muoversi anche senza deambulatore - aggiunge il dottor Langone - e anche dal punto di vista dell’arto superiore ha fatto grandissimi progressi: lo abbiamo riabilitato con la fisioterapia classica, con l’elettrostimolazione per gli estensori del polso e delle dita e poi con la robotica, pur essendo lui un paziente essenzialmente ortopedico. In questo modo ha recuperato quasi del tutto la funzionalità della mano e l’estensione del gomito. Questo gli ha permesso di poter sostenere gli esami, e per le prove scritte, avendo qualche difficoltà nel movimento del pollice, abbiamo utilizzato una penna particolare, perché la potesse impugnare correttamente».
Insieme al lavoro in palestra con Nicolai, molto importante è stato il lavoro con la fisioterapista Piera, per la riabilitazione dell’arto superiore con i dispositivi robotici in dotazione al Centro di S. Angelo che ne fanno, non da oggi, un punto di riferimento molto importante sul territorio nel campo delle tecnologie riabilitative avanzate. Oltre a rimettere in sesto il fisico, Christian ha ripreso lo studio, contando sulla collaborazione di amici e insegnanti fino al giorno degli esami, quando la scuola ha disposto, vista la disponibilità del Centro e nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti, l’ingresso in struttura di tutta la commissione d’esame in occasione delle prove scritte, che si sono svolte il 4 e 5 luglio e dell’orale del 12 luglio.
«Abbiamo offerto il nostro massimo supporto - spiega Biagio Campana, responsabile di struttura e medico del Centro di S. Angelo - perché Christian potesse sostenere qui le prove d’esame: per noi è importante un sostegno anche di questo tipo ai nostri pazienti, perché significa ancora di più metterli al centro delle nostre attenzioni e prenderci cura del loro progetto di vita, non solo del momento riabilitativo. E questo è stato possibile grazie alla stretta sinergia e al lavoro di tutti i componenti del team riabilitativo, dai medici fisiatri, Aniello Laise, responsabile del reparto ed Emanuele Langone, che ha seguito più da vicino il suo percorso riabilitativo, alla coordinatrice dei terapisti Rita Mosca, alla psicologa Loredana Aiello, ai fisioterapisti. Abbiamo poi creato tutte le condizioni perché l’esame si svolgesse in massima sicurezza, nel pieno rispetto di tutti i protocolli e i componenti della commissione si sono detti molto soddisfatti del lavoro svolto, che non era per niente scontato».
Ora Christian, che a fine luglio sarà dimesso per proseguire le cure a livello ambulatoriale, può guardare con ottimismo al futuro: «Non mi aspettavo di riuscire a fare gli esami qui - racconta -. Ormai davo quasi per perso l’anno scolastico… È stata una bellissima esperienza, mi sono tolto un gran peso e ora mi piacerebbe lavorare in ambito informatico, fare il programmatore. Devo ringraziare gli operatori ma anche la mia famiglia che mi è sempre stata vicina, i miei amici e soprattutto la mia ragazza, Dahlia, che è sempre stata al mio fianco e che mi ha trasmesso tanta forza per reagire e combattere. Sono via da casa da quattro mesi e sarà una grande emozione quando vi tornerò, ma da questa esperienza ho capito che non bisogna mai mollare e lottare fino alla fine, anche se non è facile. Con volontà e impegno, ogni traguardo è possibile».
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