I riconoscimenti – grazie al generoso contributo dell’Ana... (Leggi tutto)
Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) dei Centri “Girola” di Milano e “S. Maria al Castello” di Pessano con Bornago della Fondazione Don Gnocchi sono state premiate dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, con l'assegnazione dei “Bollini RosaArgento 2025-'26”, nel corso di una cerimonia svoltasi a Milano, nella sede di Regione Lombardia. Su una scala da uno a tre, il Centro “Girola” ha ottenuto il punteggio massimo dei tre bollini RosaArgento, mentre il Centro di Pessano ne ha ottenuti due.
Le responsabili delle RSA di Milano e Pessano con Bornago premiate dalla Fondazione Onda
“Bollini RosaArgento” è riconoscimento biennale attribuito alle strutture, pubbliche o private accreditate, attente all’umanizzazione della cura, oltre che al benessere e alla qualità di vita e in grado di garantire una gestione personalizzata, efficace e sicura degli ospiti. L’iniziativa gode del patrocinio di quattordici società scientifiche e associazioni in ambito geriatrico e della collaborazione di numerosi enti e organizzazioni.
Uno degli obiettivi dei Bollini RosaArgento è quello di fornire alle famiglie uno strumento di orientamento per scegliere il luogo di ricovero più adatto per i propri cari, autosufficienti e non. I servizi delle strutture premiate, assieme ai giudizi espressi dall’utenza, sono infatti consultabili sul sito www.bollinirosargento.it, con la presenza anche di altri strumenti al servizio delle famiglie. Tra i compiti di Fondazione Onda, presieduta da Francesca Merzagora, ci sono anche quelli di promuovere e incentivare il networking tra le varie strutture coinvolte e di contribuire alla formazione del personale sanitario.
Complessivamente, sono 210 le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) distribuite sul territorio nazionale premiate da Onda. L’attribuzione dei Bollini avviene sulla base di un questionario strutturato sulla base di specifici requisiti considerati fondamentali dall’Advisory Board e include domande relative alla valutazione non solo dell’assistenza clinica e dei servizi generali offerti, ma viene ampiamente valutato anche il lato umano dell’assistenza alla persona, per garantire agli ospiti una buona qualità di vita e una permanenza dignitosa. Sulla base di questi criteri, è stato attribuito il massimo riconoscimento (3 bollini) a 91 strutture, mentre 110 hanno ricevuto 2 bollini e 9 strutture hanno ottenuto 1 bollino.
Durante la premiazione sono presentati anche i risultati di un’indagine “Essere anziani nel 2024” condotta da Fondazione Onda in collaborazione con l’Istituto di ricerca partner “ElmaS Research”, con lo scopo di definire il profilo dell’anziano oggi in termini di stato di salute e qualità di vita, comprendere come gli anziani vivono l’invecchiamento e rilevare il ruolo dei presidi sanitari sul territorio.
Dall’indagine è emerso che meno della metà degli anziani definisce buona o ottimale la propria qualità di vita, principalmente a causa di uno stato di salute non soddisfacente. Due anziani su tre soffrono infatti di una patologia cronica e solo il 26 per cento pratica attività fisica. Nonostante la salute fisica non ottimale, oltre 4 intervistati su 5 hanno dichiarato un buon livello di autosufficienza e una vita sociale attiva. La perdita dell’indipendenza si conferma il principale timore degli anziani, insieme alla perdita delle persone care.
Rispetto alle RSA, emerge un atteggiamento duplice da parte degli anziani: infatti, se dal punto di vista umano ed emotivo le RSA suscitano dei timori, gli intervistati riconoscono in loro un importante ruolo all’interno della società.
Rispetto al futuro, gli anziani si pongono sempre più come obiettivo di vita il mantenimento delle relazioni (39 per cento), di un buono stato di salute (65 per cento) e di indipendenza (47 per cento). Uno scenario in cui emerge l’importanza di favorire una nuova immagine delle RSA, partendo da una buona accettazione razionale del ruolo pratico di tali strutture e lavorando sul versante umano per generare una migliore accettazione emotiva.
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