Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Un semplice prelievo di sangue potrà misurare l’efficacia di un trattamento riabilitativo, aiutando medici e terapisti ad individuare in tempo reale la terapia personalizzata più idonea per ogni paziente. È questo l’obiettivo del progetto multicentrico guidato dall’IRCCS Fondazione Don Gnocchi di Milano (partners l'Università degli Studi di Milano, la Fondazione IRCCS Ca' Granda Policlinico di Milano e l'Istituto di Neuroscienze-CNR di Milano), finanziato dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Cariplo, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Journal of Translational Medicine” (clicca qui).
Il progressivo aumento dell’aspettativa di vita della popolazione è accompagnato da patologie che possono condizionare la vita dei soggetti anziani e dei loro cari. Tra queste, la sarcopenia – indebolimento e calo della massa muscolare - è una componente chiave della condizione di fragilità, capace di provocare una lenta ma progressiva perdita di autonomia del soggetto colpito. Oggi lo strumento più importante per fronteggiarla è la terapia riabilitativa, ma non tutti i pazienti ne beneficiano in egual misura.
Simone Agostini e Andrea Costa, ricercatori dell'IRCCS "Don Gnocchi" tra gli autori dello studio
La messa a punto di una riabilitazione personalizzata e basata sull’identità biologica del paziente è pertanto un obiettivo primario per ottenere il massimo risultato dalle terapie. Lo studio eseguito al Laboratorio di Medicina Molecolare e Biotecnologie dell'IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano della Fondazione Don Gnocchi ha permesso di identificare biomarcatori molecolari utili a misurare precocemente e in modo oggettivo l’efficacia di un trattamento, permettendo così trattamenti personalizzati e monitorati nel tempo.
«Il nostro lavoro – spiegano i ricercatori “Don Gnocchi” - è stato eseguito su pazienti affetti da una grave forma di sarcopenia, assistiti all’Istituto “Palazzolo-Don Gnocchi” di Milano e sottoposti sia ai cicli riabilitativi che a vari test di performance muscolare. Nel loro sangue è stato verificato che piccole molecole di RNA (microRNA) risultano diverse dai soggetti sani e che negli stessi soggetti sarcopenici possono modificarsi durante i cicli di riabilitazione. In particolare, il microRNA-451a è risultato correlare significativamente con l’outcome riabilitativo di recupero della forza muscolare definito come SPPB (Short Physical Performance Battery). Misurarne la concentrazione darebbe pertanto la possibilità di monitorare in tempo reale l’efficacia del trattamento riabilitativo a cui il paziente viene sottoposto».
Lo stesso studio suggerisce inoltre il coinvolgimento di una particolare proteina (SNAP-25, che gioca un ruolo fondamentale nel controllo dei muscoli da parte del sistema nervoso) nelle cause della sarcopenia, di cui ad oggi si sa ancora poco.
Ufficio Stampa Fondazione Don Gnocchi
Milano, tel. 02 39703245 – 335 8498258
ufficiostampa@dongnocchi.it