Allestimenti suggestivi, testimonianze di ragazzi e... (Leggi tutto)
Preoccupati, ma più generosi: l’Italia post-Covid 19 si riscopre altruista. Il 20 per cento degli italiani con più di 50 anni dichiara di aver fatto, o di essere orientato a fare, un lascito solidale in favore di un'organizzazione no profit (l’8 per cento in più rispetto al 2018). Lo rivela - alla vigilia della Giornata Internazionale del Lascito Solidale, che cade il 13 settembre - la ricerca "Gli italiani e la solidarietà dopo il coronavirus", promossa dal Comitato Testamento Solidale, di cui fa parte anche la Fondazione Don Gnocchi, con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato.
L'indagine ha coinvolto un campione di mille soggetti, rappresentativo dei circa 40 milioni di italiani tra i 25 e i 75 anni.
Nel primo semestre di quest'anno la percentuale di chi ha effettuato una donazione è salita al 28 per cento, rispetto al 21 per cento dell'anno scorso. Un raggio di luce in uno scenario complessivo di preoccupazione e incertezza per il futuro.
Tra gli over 50, l'11 per cento dichiara di aver pensato a un lascito solidale in seguito all'emergenza Covid-19 e 2 su 10 hanno fatto, o sono propensi a fare, un lascito solidale, per un totale di quasi 5 milioni e mezzo di persone. L'incremento rispetto al passato è importante, segno evidente dell'efficacia delle campagne portate avanti in questi ultimi anni dalle principali organizzazioni non profit e dal Comitato Testamento Solidale.
Parallelamente cresce in modo significativo la percentuale di chi dichiara di avere fatto testamento o di essere orientato a farlo: in 4 anni (dal 2016) si è passati dal 13% al 21%.
«L’emergenza coronavirus ha reso gli ambiti dei nostri interventi ancora più critici e il sostegno che le organizzazioni non profit possono dare a tante cause sociali è oggi ancora più decisivo – sostiene Rossano Bartoli, portavoce del Comitato –. Predisporre un testamento solidale è una scelta di cui tante persone parlano apertamente con i propri famigliari, non è necessario disporre di grandi patrimoni e si può valutare di destinare ad un’organizzazione no profit anche una piccola somma».
Guardando al futuro, un italiano su tre ritiene che le persone oggi siano più sensibili alle sofferenze e alle difficoltà degli altri; la stessa percentuale di quanti pensano che ci sarà più attenzione per il bene comune; il 31% ritiene inoltre che gli italiani saranno più disposti a impegnarsi personalmente per una buona causa.
In generale, se c’è un 41% di persone convinto che la società italiana sarà uguale a prima, sono 32 su 100 gli italiani che credono sarà migliore, contro i 27 che la prevedono peggiore. Aumenta comunque la preoccupazione per il futuro (che riguarda il 75% del campione) e diminuisce la prospettiva di benessere economico (per il 43%).
Nel momento della crisi, il Terzo Settore ha un ruolo chiave a supporto dell’emergenza socio-sanitaria: 65 su 100 pensano che le organizzazioni del non profit abbiano fatto e stiano facendo molto e sono pochi di più (69 su 100) coloro che credono che potrebbero fare di più, con un differenziale minimo fra attualità e potenzialità.
Il Comitato Testamento Solidale è attivo dal 2013. Ne fanno parte 22 organizzazioni non profit: con la Fondazione Don Gnocchi anche ActionAid, AIL, AISM, Associazione Luca Coscioni, Lega del Filo d'Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amnesty International, Amref, CBM, Greenpeace, Istituto Pasteur Italia, Fondazione Cenci Bolognetti, Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Mission Bambini, Progetto Arca, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma, UICI e Vidas
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