La visita a Milano del vescovo di Buchach e la... (Leggi tutto)
Il Piano Welfare 2021-2023 del Comune di Milano evidenzia che sono oltre 115.500 le persone in città che hanno 80 anni e oltre. Dal 2000 a oggi, sono aumentate del 64,9 per cento: anche se sono sempre più autonome, spesso hanno necessità di assistenza e quando in agosto le città si svuotano e i negozi abbassano le saracinesche, rischiano di trovarsi in difficoltà e divenire ancora più fragili.
«Le città che si svuotano, i negozi e i circoli ricreativi chiusi per ferie possono rappresentare un rischio di ipostimolazione per gli anziani, intaccandone così la socialità - sottolinea Paola Parisi, responsabile del Servizio di Psicologia clinica e Neuropsicologia dell’Istituto “Palazzolo-Don Gnocchi di Milano -. Il suggerimento è quello di stimolare il più possibile l’anziano nelle sue potenzialità mentali, sensoriali e sociali per limitare o rallentare la loro diminuzione o la perdita delle conoscenze a loro collegate e per mantenere il più possibile integro il bagaglio personale».
Per il mese più difficile dell'anno per molti anziani, con particolare riferimento a coloro che hanno una patologia neurologica cronica severa, ecco sei semplici indicazioni, anche per coloro che si occupano della loro assistenza:
«Sono stimolazioni che vanno svolte a più livelli - prosegue Parisi (foto sotto)-: giochi cognitivi (cruciverba o carte da gioco), attività di giardinaggio, orto, cucina e faccende domestiche... Da non sottovalutare anche il beneficio associato ad attività motoria, come piccole passeggiate o frequentare parchi e giardini pubblici».
Anche le temperature elevate e la disidratazione possono causare problemi di memoria, accompagnati dalla presenza di disorientamento temporale e spaziale: la persona ha difficoltà in luoghi non conosciuti, può perdersi e non essere in grado di ricordare le informazioni, può vagare per ore senza sapere dove si trova e come tornare a casa. Per questa ragione è importante bere frequentemente e mangiare molta frutta e verdura. Se possibile, inoltre, sarebbe meglio che la persona anziana vivesse in un ambiente rinfrescato.
Dal punto di vista del comportamento, possono essere presenti modificazioni della personalità, che possono comportare maggiore irritabilità e agitazione. Per questo, è necessario mantenere il più possibile una vigilanza attiva e maggior tolleranza da parte del caregiver.
«Il paziente anziano con demenza – conclude Parisi - va mantenuto, se possibile, sempre nel proprio ambiente, perché trasferendolo presso un altro domicilio si alterano la routine giornaliera e i suoi punti di riferimento. E non bisogna dimenticarsi di mantenere il contatto con le persone care, anche solo con una telefonata, con la possibilità che gli anziani tornino presto ad abbracciarle».
Il Servizio di Psicologia clinica e Neuropsicologia dell’Istituto Palazzolo della Fondazione Don Gnocchi opera anche in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale e il suo ambulatorio rimarrà operativo per tutto il mese di agosto. Il servizio si rivolge a tutti: non solo anziani, ma anche adulti e adolescenti.
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