Allestimenti suggestivi, testimonianze di ragazzi e... (Leggi tutto)
Tra le tante ripartenze, c’è anche quella che vede coinvolti i giovani che nel 2020 stanno svolgendo l’anno di servizio civile presso la Fondazione Don Gnocchi.
Anche il loro è stato un percorso a ostacoli, ma a cavallo dell’estate è gradualmente ripreso un cammino che ora si avvicina alla normalità: in questi giorni tutti i ragazzi sono infatti coinvolti in un corso di formazione generale, così come previsto dal progetto di servizio civile, che fa seguito e completa un precedente percorso formativo su argomenti più legati allo svolgimento dell’attività nei Centri della Fondazione.
I ragazzi e le ragazze in servizio civile quest'anni nei Centri della Fondazione Don Gnocchi
Gli argomenti affrontati dai docenti accreditati ed esperti hanno l’obiettivo di accrescere nei giovani la partecipazione attiva alla vita della società e la consapevolezza sul significato della scelta e dell’esperienza di servizio civile universale.
«Il corso - sottolinea Lino Lacagnina, responsabile del Servizio volontariato e Servizio civile della Fondazione Don Gnocchi – si concentra su temi come la formazione civica, le forme di cittadinanza, l’evoluzione dall’obiezione di coscienza all’attuale servizio civile, la protezione civile, il dovere di difesa della patria con la difesa civile non armata e non violenta, oltre a testimonianze e una riflessione sulla Carta dei Valori della Fondazione. Lo spirito è quello di offrire ai ragazzi non solo nozioni tecniche, pur utili e già affrontate con il precedente ciclo, ma anche e soprattutto un panorama di valori che li possa davvero arricchire nel loro percorso di crescita».
Il progetto 2020 della Fondazione Don Gnocchi (“Da vicino, nessuno è normale”) sta coinvolgendo undici ragazzi a servizio di persone con disabilità nei Centri “S. Maria Nascente” e “Vismara” di Milano e nelle strutture di Seregno (MB), Falconara Marittima (AN) e Roma, per un impegno complessivo di 25 ore alla settimana.
«Adesso ci stiamo avviando su percorso di normalità nella ripresa del progetto – aggiunge Lacagnina -, visto che tutti i giovani durante l’estate sono tornati a operare “sul campo”, seppure con progetti rimodulati in base alle reali possibilità concesse dalle norme post-coronavirus. Nelle due sedi Falconara e Seregno hanno però già ripreso a lavorare in modo ordinario, così come previsto dal progetto approvato e speriamo di poter arrivare presto alla stessa situazione anche nelle altre strutture».
Va sottolineato come i giovani non si siano risparmiati nelle settimane più difficili dell’emergenza, impegnandosi da remoto in attività quali videochiamate agli utenti, letture ad alta voce, video tutorial di lavoretti, giochi, supporto a utenti impegnati in un corso di informatica in aula virtuale e sostegno per i compiti. Allo stesso modo, la graduale ripresa all’esterno li ha visti tra l’altro offrire da subito il proprio supporto a favore delle persone con disabilità per il disbrigo di faccende quali la spesa o l’acquisto di farmaci, o altri generi di prima necessità.
In qualità di ente accreditato presso l’Albo degli enti di servizio civile universale istituito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, la Fondazione Don Gnocchi ha intanto già predisposto i progetti per il nuovo bando, in partnership con la Fondazione Sacra Famiglia e la Lega del Filo d’Oro, con l’obiettivo di offrire a decine di altri giovani l’opportunità di un percorso di crescita formativa, professionale e di vita, attraverso la conoscenza dei valori promossi da don Gnocchi e dell’opera che ne incarna l’eredità.
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