Allestimenti suggestivi, testimonianze di ragazzi e... (Leggi tutto)
Con una solenne cerimonia, a cui hanno preso parte le maggiori autorità cittadine di La Spezia, venerdì 6 ottobre scorso, il Polo Specialistico riabilitativo del Levante ligure, è stato dedicato a "S. Maria dei Poveri”. La liturgia, presieduta dal Vescono di La Spezia, Mons. Ernesto Palletti, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Sindaco, Pierluigi Pieracchini, del Prefetto, Antonio Garufi, della Direttrice sanitaria dell’ASL 5, Maria Antonietta Banchero e di numerose altre autorità, tra cui, a titolo personale e in nome dell’amicizia con la Fondazione Don Gnocchi, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli.
Per la Fondazione erano presenti il consigliere delegato, Marco Campari e il presidente, don Vincenzo Barbate; a fare gli onori di casa, Francesco Converti, Direttore del Presidio Centro 1. Sentita e calorosa la partecipazione del personale della struttura, che ha curato l’animazione della liturgia insieme al cappellano, don Marco Morolla, di un gruppo di pazienti, degli alpini e dei rappresentanti di alcune associazioni di volontariato, come l’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) che da qualche mese presta servizio presso il Centro, e l’ANPASS.
L’iniziativa si pone nel solco di una tradizione storica che risale a don Carlo Gnocchi, che volle consacrare alla Madonna i Centri della sua opera. L’appellativo di “S. Maria dei Poveri” trae origine dal fatto che alcuni anni fa, l’allora Vescovo di La Spezia, Mons. Siro Silvestri, donò ad una cappella adiacente il carcere (situato nelle vicinanze dell’odierno Centro Don Gnocchi), la statua della Madonna dei Poveri (che si rifà ad un’apparizione avvenuta in Belgio nel 1933) come segno di vicinanza alle sofferenze dei carcerati. Da oggi, la Madonna dei Poveri sarà invocata anche dai sofferenti del corpo, ovvero i pazienti del Polo riabilitativo e dalle loro famiglie.
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