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«Confesso che provo una grande emozione al pensiero che il prossimo 31 ottobre celebreremo il decimo anniversario della beatificazione di don Carlo incontrando Papa Francesco. Una consistente rappresentanza di tutta la nostra comunità fatta di ospiti, familiari, operatori e amici della Fondazione avrà modo di raccogliersi attorno al Santo Padre. Immagino il clima di festa, ma anche di attesa. Saremo tanti e tutti con storie diverse. Storie di sofferenza e fragilità si intrecceranno ad altre di fatica e solidarietà. Ci saranno giovani e bambini ed altri più avanti negli anni. Tutti ci ritroveremo con Papa Francesco, un maestro e un amico, per rinnovare nel nome di don Carlo quello stesso spirito di fede e di gratitudine che aleggiava sul sagrato del Duomo di Milano quella splendida mattina di ottobre di dieci anni fa».
Sono parole del presidente della “Don Gnocchi”, don Vincenzo Barbante, dall’editoriale dell’ultimo numero di Missione Uomo, la rivista della Fondazione.
L’udienza dal Pontefice rappresenta un momento di grande coinvolgimento per tutti i Centri della Fondazione. Sarà una festa che coronerà un anno particolare, aggiungendo un’altra, straordinaria pagina all’album che – in quasi settant’anni di storia - ricorda gli incontri tra don Carlo prima, e la Fondazione poi, con i Pontefici che si sono succeduti alla guida della Chiesa. Eventi carichi di emozioni, suggestioni, significati: anche questa volta la Fondazione sarà rappresentata da delegazioni di responsabili, medici, operatori, volontari, amici, pazienti e loro familiari provenienti da tutti i Centri attivi nel Paese.
«Faremo memoria della fede intensa e coraggiosa di don Gnocchi, della sua speranza tenace e lungimirante, della sua carità esigente e laboriosa – continua don Barbante -. Sono consapevole che un’esperienza come la nostra è chiamata svolgere un compito importante, offrendo una testimonianza culturale significativa Il nostro tempo, frenetico e digitalizzato, rischia di lasciare indietro e di non accorgersi di chi si è fermato per un qualche guaio, o è rimasto indietro perché non può tenere il passo. Il progresso tecnico, che è buona cosa, proprio ora esige un parallelo progresso di umanità e di solidarietà. A noi viene chiesto di mostrare che questo è possibile e che, collaborando di più con quanti condividono questo obiettivo, dobbiamo costruire una società davvero integrata, in cui ogni uomo è importante e prezioso, a partire proprio da chi è più fragile».
Per la Fondazione Don Gnocchi l’udienza del 31 ottobre rappresenta il secondo incontro con Francesco, dopo la visita del Papa al Centro “S. Maria della Provvidenza” di Roma il 17 aprile 2014 (nella foto sopra). Il tutto nel solco di una tradizione costellata di momenti significativi a partire dalle storiche udienze ai mutilatini di don Gnocchi concesse da Papa Pio XII nei primi anni di vita della “Baracca”. Nel corso del suo lungo pontificato, Giovanni Paolo II aveva incontrato per ben tre volte la Fondazione: nel 2002 (centenario della nascita di don Gnocchi) e nel 1997, oltre alla storica visita al Centro “S. Maria della Pace” di Roma il 23 dicembre 1990. E il 10 marzo 2010 si era svolto nella basilica vaticana anche un incontro con Papa Benedetto XVI.
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