Per Nano Gianni la minaccia sono dei misteriosi granelli rossi, capaci addirittura di spaventare gli adulti. Come uscirne? Ci proveranno un po’ tutti, ma alla fine saranno proprio i bambini a fare la parte degli eroi. «Con umiltà, ironia, cooperazione e soprattutto tanta fantasia…»: così Fabio Sbattella (foto sotto), docente di Psicologia dell‘Emergenza alla facoltà di Psicologia e responsabile dell’Unità di ricerca di Psicologia dell’Emergenza e dell’Assistenza Umanitaria presso l’Università Cattolica di Milano, oltre che collaboratore volontario dell’ONG della Fondazione Don Gnocchi, riassume e spiega la fiaba in tempo di coronavirus (“Nano Gianni e i granelli rossi”), recentemente pubblicata da Giunti e subito balzata tra i libri di narrativa più venduti su Amazon (sotto, la copertina).

Nel mese di luglio dello scorso anno Sbattella ha partecipato a una missione in Ecuador per l’ONG “Don Gnocchi” (foto sotto) e ha deciso di devolvere i compensi della vendita della fiaba proprio a favore dei progetti di solidarietà internazionale della Fondazione.

Illustrato da Giada Negri e curato da Riccardo Bettiga e Gabriella Scaduto, il libro non vuole spiegare il coronavirus con il linguaggio dei bambini, ma è una fiaba vera e propria, che ha in sé gli elementi per introdurre i piccoli lettori nel travaglio del momento.
In un momento storico disorientante e denso di emozioni, paure e contesti difficili da decodificare e da portarsi dentro, la fiaba di Sbattella (in vendita a 4,99 euro) diventa la chiave per affrontare e leggere la realtà di un'epidemia come quella del coronavirus che ha travolto inaspettatamente tutto il nostro mondo.

Il libro è completato da una lettera ai genitori del filosofo Umberto Galimberti e da proposte di giochi da sviluppare in famiglia, consigli utilissimi in queste settimane di quarantena.

PER SAPERNE DI PIU': https://bit.ly/35jT5cm