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“Fai la differenza! Che senso ha? Conversazione tra operatori volontari in servizio civile universale”: è il titolo dell’evento promosso in occasione della Giornata nazionale del Servizio Civile 2024 con la partecipazione della Fondazione Don Gnocchi, in programma a Milano, giovedì 12 dicembre, dalle ore 10 alle 12, nella sala conferenze di ANCI Lombardia.
I lavori saranno aperti da un saluto di Monica Malchiodi, responsabile del Volontariato e Servizio Civile della Fondazione Don Gnocchi e vedranno la partecipazione di numerosi giovani che stanno svolgendo l’anno di servizio civile nelle varie strutture italiane della Fondazione, nel quadro del programma “Fai la differenza!”, che vede coinvolti ragazzi e ragazze in diversi ambiti e realtà, con la "Don Gnocchi" capofila.
La mattinata si propone di diffondere nei giovani partecipanti la consapevolezza di un percorso di crescita come cittadini responsabili e attivi, indicando anche questo come uno degli obiettivi dell’esperienza del servizio civile che ragazzi e ragazze stanno vivendo. Si muoveranno in tale solco - riflettendo sui perché della scelta del servizio civile - gli interventi di Roberto Minervino, obiettore di coscienza 1979-1980 e Sebastiano Megale, ex-volontario in servizio civile nazionale 2007-2008, mentre Riccardo Liani, ex volontario e rappresentante nazionale dei volontari area nord si soffermerà sul senso del servizio civile universale e Vito Paese, esperto di orientamento al lavoro, rifletterà con i giovani sull’idea di capitalizzare l’esperienza del servizio civile in relazione al proprio futuro.
E proprio in questo contesto si inserisce la testimonianza di Stefano, un giovane che sta vivendo con entusiasmo questa esperienza in Fondazione Don Gnocchi: «Ho 27 anni e risiedo a Roma - racconta -. Dal mese di maggio 2024 sto vivendo un’esperienza che sta cambiando profondamente la mia vita. Ho scelto di partecipare al progetto di Servizio Civile Universale “Accanto a te”, proposto dalla Fondazione Don Gnocchi: un percorso lungo un anno che mi sta permettendo di aiutare concretamente gli altri e di esplorare lati di me stesso che non sapevo di avere».
Nei primi mesi Stefano ha prestato servizio al Centro “S. Maria della Pace” di Roma: «In questo straordinario contesto - aggiunge - ho appreso tante cose, tra cui l’importanza dell’ascolto e della gentilezza, accompagnando i pazienti durante i loro percorsi di fragilità. Ribattezzato da loro “il consolatore”, ho avuto il privilegio di ascoltare le storie di ciascuno, di accompagnare i pazienti meno autonomi in giardino, per permettere loro di cambiare ambiente e di supportare i fisioterapisti con piccoli gesti».
Dallo scorso settembre il giovane ha iniziato a prestare servizio nell’altra struttura della Fondazione Don Gnocchi nella capitale, il Centro “S. Maria della Provvidenza”: «Si tratta di una RSA dove il contatto quotidiano con gli ospiti richiede sensibilità e dedizione. Attraverso attività cognitive, pittoriche, musicali ed altro ancora cerco di stimolare le loro capacità e di regalare momenti di serenità. Giunto a metà di questo cammino, mi rendo conto di quanto sia arricchente donare ascolto, presenza e gentilezza: un’esperienza, resa possibile grazie alla Fondazione Don Gnocchi, che sta lasciando un segno indelebile nel mio percorso personale e umano».
La testimonianza di Stefano evidenzia ancora una volta ciò che la Fondazione Don Gnocchi sta riscontrando da anni con i propri giovani: il valore del volontariato come fattore che crea nuovi legami e coesione sociale. L’anno di servizio civile si inserisce in questo contesto, come un’esperienza che non solo fa crescere le persone coinvolte, ma produce risultati forti proprio perché dedicato al bene comune. Il volontariato e le organizzazioni della società civile come la Fondazione Don Gnocchi giocano un ruolo fondamentale nel nuovo sistema di welfare comunitario, in quanto soggetti capaci di produrre beni relazionali e capitale sociale, grazie anche all’impegno dei tanti giovani del servizio civile che sono stati coinvolti fino ad oggi.
Sono una sessantina i ragazzi in servizio civile dallo scorso maggio nei Centri della Fondazione Don Gnocchi. Nei giorni scorsi è stato pubblicato il Bando per la selezione di 62.549 operatori volontari da impiegare in progetti afferenti a programmi di intervento di Servizio civile universale da realizzarsi in Italia e all’estero nel prossimo anno. La Fondazione Don Gnocchi vede finanziati i 21 progetti Italia e il progetto Estero in Bolivia, per un totale di 103 posti disponibili. Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino alle ore 14 del 18 febbraio 2025.
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