Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
In forma virtuale, come si conviene in tempo di pandemia, per ricordare a tutti l’importanza dell’impegno contro una patologia che solo in Italia, secondo le stime, interessa quasi mezzo milione di persone.
Il 28 novembre si celebra l’edizione 2020 della Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson e la Fondazione Don Gnocchi sarà protagonista di una delle iniziative promosse dalla “Fondazione Limpe per il Parkinson Onlus”, con il patrocinio dell’Accademia “Limpe-Dismov” (Accademia italiana per lo studio della malattia di Parkinson e dei disordini del movimento): nel corso di un evento online dalle ore 11.30 alle 13.30 (www.giornataparkinson.it) sarà presentata l’attività del Centro diagnostico e riabilitativo per la malattia di Parkinson (“DiaRiaPark”) dell’IRCCS “Don Gnocchi” di Milano. (CLICCA QUI PER ISCRIVERTI)
Sono previsti interventi di Mario Meloni (foto sotto), neurologo e responsabile del nuovo servizio specialistico per malati di Parkinson; di Anna Castagna, neurologa e responsabile dell’Ambulatorio Tossina Botulinica e Disordini del Movimento e di Thomas Bowman e Davide Cattaneo, del Laboratorio di Ricerca, Cammino ed equilibrio dello stesso IRCCS. Chiuderà la mattinata lo spazio alle domande e risposte fra pazienti e personale sanitario.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, dalle ore 15 alle 17 si terrà sempre sulla medesima piattaforma della Giornata Parkinson un ulteriore evento online che vedrà coinvolto il Centro “S. Maria ai Servi” Fondazione Don Gnocchi di Parma, con la partecipazione degli specialisti Augusto Scaglioni, Beatrice Rizzi, Floriano Girotti e Massimo Bacchini, per approfondimenti e domande sugli aspetti clinico-terapeutici della malattia.
«Dobbiamo avere fiducia nella medicina, perché la ricerca, anche nell’ambito della malattia di Parkinson e delle altre malattie neurologiche, fa importanti passi in avanti – sottolinea il dottor Meloni -. Già da tempo la Fondazione Don Gnocchi è in grado di fasi carico del paziente nelle diverse fasi di malattia e di garantire prestazioni clinico-diagnostiche e riabilitative di elevato livello qualitativo e professionale, ma l’obiettivo che ci siamo dati con questo nuovo Centro specialistico è quello di strutturare sempre più percorsi diagnostico-terapeutici integrati, sfruttando ogni potenziale soluzione organizzativa offerta dal servizio sanitario, come ad esempio la Macroattività Ambulatoriale Complessa (MAC), che permette di fornire cure in modo più personalizzato e meno dispersivo e faticoso per il paziente stesso e la famiglia».
In concreto, la MAC è una soluzione organizzativa in grado di facilitare ulteriormente l’accesso alle cure, perché consente di erogare cicli giornalieri di trattamenti riabilitativi che prevedono prestazioni multiprofessionali e plurispecialistiche con una costante osservazione medica e infermieristica e un forte coordinamento organizzativo e clinico.
«Si tratta di un ulteriore passo nella volontà di seguire i pazienti, familiari e caregiver in modo continuativo e agevole - aggiunge Meloni -. Soprattutto, però, ci permette di rafforzare l’approccio multidisciplinare alla malattia che già attuiamo con la nostra attività a favore dei malati di Parkinson. Elemento fondamentale, questo, se si vuole evitare di ridurre l’approccio terapeutico ai soli aspetti di intervento farmacologico, pur importante ma non sufficiente per controllare in modo adeguato l’ampio spettro di sintomi motori legati alla malattia. Discuteremo di questi aspetti e del successivo percorso riabilitativo, che sviluppiamo in sinergia con il nostro “Centro avanzato di diagnostica e terapia riabilitativa (CADiTeR)”, con il Laboratorio di Medicina Molecolare e Biotecnologie e i laboratori e servizi di Analisi, nel corso dell’evento del 28 novembre».
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