Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
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Movimento e gioco per aiutare bambini con difficoltà ai limiti della disabilità, stimolando le loro abilità intellettive e sociali per prevenire fallimenti scolastici o patologie psichiche durante l’adolescenza e l’età adulta. (guarda qui)
È questo l’obiettivo di “FILing GOOD”, progetto realizzato da un gruppo di ricercatori della Fondazione Don Gnocchi e promosso sulla piattaforma “Ogni Sport Oltre” di Fondazione Vodafone nell’ambito di una campagna di crowdfunding a partire da lunedì 4 settembre.
È possibile donare 2 euro (se si è utenti Vodafone) con un SMS al numero 45531 scrivendo semplicemente OSO 16.
Il progetto, rivolto ai bambini con Funzionamento Intellettivo Limite (FIL), nasce dall’esperienza di un team di ricercatori del Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano, che ha sviluppato un metodo riabilitativo (Movement Cognition and Narration of the Emotions Treatment - MCNT), dove i bambini svolgono attività coinvolgenti e motivanti di action game therapy, con strumenti tecnologici come Wii e Xbox e sport indoor.
«L’obiettivo - spiega la dottoressa Michela Zanette, neuropsichiatra infantile della Fondazione Don Gnocchi - è quello di promuovere attività di psicomotricità incentrate sul movimento e sul gioco, allo scopo di far ripartire le abilità intellettive e sociali dei bambini con Funzionamento Intellettivo Limite. Questi bambini hanno difficoltà ai limiti della disabilità in numerosi ambiti: apprendimento, movimento e coordinazione, pianificazione e sono spesso isolati socialmente. Se non adeguatamente aiutati, hanno un'alta probabilità di andare incontro a fallimenti scolastici e di sviluppare patologie psichiche durante l’adolescenza e l’età adulta. Numerosi studi indicano l’importanza del movimento per lo sviluppo delle abilità intellettive e sociali. Da qui l’idea di FILingGOOD: utilizzare l’attività motoria per aiutare questi bambini a sviluppare le proprie potenzialità per un futuro migliore e più sereno».
Il progetto prevede il coinvolgimento di un gruppo di bambini tra i 6 e gli 11 anni, che lavoreranno in maniera intensiva per un anno suddivisi in “squadre”, così da favorire sia la dimensione del gioco e della competizione, che quella del lavoro insieme, alla scoperta delle proprie risorse e del valore del gruppo. Il lavoro di psicomotricità sarà affiancato da attività a supporto della crescita anche sul piano emotivo e cognitivo, con attività che favoriranno la capacità di concentrazione e di problem solving.
«Nell’età infantile - aggiunge la dottoressa Valeria Blasi, neurologa ricercatrice del Centro IRCCS “S. Maria Nascente” - il cervello è dotato di grande plasticità, la capacità cioè di modificarsi in seguito all’esperienza. Per questo abbiamo progettato un trattamento intensivo e tempestivo, per intercettare e sfruttare questa grande risorsa».
Il progetto è stato selezionato da Fondazione Vodafone nell’ambito di una “call for ideas”, in cui sono state individuate le 28 idee migliori per avvicinare le persone con disabilità allo sport.
La campagna di crowdfunding (https://progetti.ognisportoltre.it/) mira a raccogliere fondi per allestire una palestra attrezzata e garantire un anno di trattamento a un primo gruppo di bambini con un team di specialisti composto da medici, psicologi, psicomotricisti ed educatori.
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