Allestimenti suggestivi, testimonianze di ragazzi e... (Leggi tutto)
Sono 46 i giovani da oggi in servizio civile in numerosi Centri della Fondazione Don Gnocchi, accanto a persone con disabilità e anziani. Si tratta di 32 ragazze e 14 ragazzi, con un’età media di 24 anni.
Il via ai progetti è avvenuto questa mattina in videoconferenza, con la giornata di apertura del servizio civile universale promossa da Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro e Fondazione Sacra Famiglia, le tre realtà che lo scorso anno si sono fatte promotrici di progetti congiunti presentati e approvati a livello ministeriale. Alla mattinata, insieme al centinaio di ragazzi coinvolti nei progetti, sono intervenuti anche il presidente della Fondazione Don Gnocchi don Vincenzo Barbante, il presidente della Fondazione Sacra Famiglia don Marco Bove e il presidente della Lega del Filo d’Oro Rossano Bartoli.
I giovani che hanno svolto il servizio civile nei Centri della Fondazione negli ultimi due anni
«L’esperienza che oggi iniziate – è stato il saluto di don Barbante – è certamente mossa da un desiderio di gratuità e solidarietà, valori che sanno placare quella sete di verità e giustizia che tutti portiamo dentro. Quello che vi proponiamo è di condividere un tratto di strada insieme. Noi operatori ci mettiamo in gioco per primi, con atteggiamento di servizio verso di voi. La scommessa è quella di un cammino efficace e sapiente e potremo vincerla soltanto se sapremo reciprocamente metterci in ascolto gli uni degli altri. La cura della fragilità significa soprattutto relazione: è sostanzialmente questo ciò che andremo a fare insieme. Benvenuti e grazie! Sono certo che sarà per tutti un anno straordinario di crescita e di bene».
«Ci ritroviamo oggi – ha sottolineato Lino Lacagnina, responsabile del Volontariato e Servizio civile della Fondazione - perché voi giovani avete fatto una scelta importante: dedicare un anno della vostra vita per metterlo a disposizione del Paese, nel servizio ai più fragili. I nostri enti hanno accettato la sfida di occuparsi di voi: nell’emergenza educativa che l’Italia sta attraversando, noi vogliamo fare la nostra parte. E vogliamo che l’esperienza che oggi iniziate nelle nostre strutture possa davvero rivelarsi un momento formativo di partecipazione e coinvolgimento, nel quale voi possiate essere autentici protagonisti del bene».
Cinque i progetti presentati dalla Fondazione Don Gnocchi, approvati e finanziati dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale.
Due di questi (“Partecipo quindi sono” e “Chiedimi se sono felice”) hanno l’obiettivo di incrementare il benessere e migliorare la qualità della vita di persone assistite e accompagnate nei Centri Diurni Disabili e nelle Residenze Sanitarie Disabili della Fondazione Don Gnocchi. I volontari in servizio civile affiancheranno gli operatori nelle attività a supporto dei programmi di inclusione e di potenziamento delle abilità (laboratori, attività ludico-sportive, eventi conviviali, vacanze...), strutturate nel rispetto delle normative di sicurezza previste in questo periodo.
Sedi del progetto sono:
Un momento della giornata on line di avvio dei progetti che si è svolta martedì 25 maggio
I due progetti “Io ci sono” e “Uno di noi” prevedono il supporto agli operatori impegnati nei reparti di riabilitazione o per Gravi Cerebrolesioni Acquisite e ai familiari dei pazienti ricoverati.
I Centri coinvolti sono:
Il progetto “Condividere il cammino per ricordare il passato, vivere il presente e progettare il futuro” ha infine l’obiettivo di migliorare il benessere delle persone anziane ospiti nelle Residenze Sanitarie Assistenziali o nei Centri Diurni Integrati, incrementando le opportunità di partecipazione, inclusione e relazione attraverso la realizzazione di attività ludiche e ricreative.
Sedi del progetto, nell’area milanese e lombarda, sono:
Ufficio Stampa Fondazione Don Gnocchi
Milano, tel. 02 39703245 – 335 8498258
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