Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
In poco più di un anno, infatti, il progetto di cooperazione della Fondazione Don Gnocchi con la Casa della Misericordia di Chortkiv ha già portato i primi, tangibili risultati in favore dei bambini con disabilità presi in carico.
«In questo momento difficile per l’Ucraina avete dato la possibilità a molte famiglie e ai loro figli di sentirsi felici. Grazie per la collaborazione e il supporto finanziario, che è molto importante per il nostro sviluppo. Siamo molto felici di essere con la Fondazione Don Gnocchi».
Con queste parole colme di gratitudine e impresse in una pergamena consegnata a mano durante la missione di monitoraggio dello scorso dicembre, Dubyna Tetyna, presidente della Casa della Misericordia di Chortkiv, partner della Don Gnocchi ONG in Ucraina, ha voluto sugellare un 2019 che ha posto le basi per una solida collaborazione negli anni a venire.
Grazie a due missioni medico-riabilitative, realizzate nel 2019, è stato svolto un lavoro di affiancamento e formazione on the job agli operatori e alle operatrici della struttura, a partire dal concetto di relazione terapeutica che è poco diffuso in Ucraina, dove prevale ancora un modello di intervento passivo e intensivo, specialmente con i pazienti in età dello sviluppo affetti da problematiche neurologiche: «Prima non conoscevo l’approccio basato sul gioco che mi è stato trasmesso – ha sottolineato in proposito la fisioterapista Natalia Gabian (nella foto sopra) -. Questa modalità di relazione si è rivelata particolarmente efficace e alcuni miglioramenti sono già evidenti sui bambini che abbiamo in cura».
In alcuni casi sono stati avviati poi alcuni percorsi riabilitativi personalizzati, come per esempio su Alina, una quindicenne affetta da paralisi cerebrale infantile (nella foto). La madre non può prendersi cura di lei ed è perciò stata affidata alla Casa della Misericordia poco più di un anno fa. Alina è una ragazzina solare e presente, che si è integrata bene con gli altri bambini ed è ben voluta da tutto lo staff della struttura. Oggi interagisce alle attività di gruppo ed è felice di partecipare ai momenti ricreativi comuni.
Nel corso delle missioni in loco, sono stati effettuati adattamenti posturali sulla sua carrozzina per renderla idonea e la fisioterapista Natalia è stata seguita durante le sedute individuali con Alina, per essere formata adeguatamente a trattamenti riabilitativi specifici. Lo scorso novembre, infine, grazie al lascito solidale che consente alla ONG “Don Gnocchi” di acquistare ausili in favore dell’infanzia vulnerabile, in Ucraina e nel resto del mondo, è stato possibile acquistare un sollevatore elettrico - di cui la Casa della Misericordia era ancora sprovvista - per agevolare alcuni momenti della vita quotidiana di Alina.
Un altro rituale, che si ripete più volte al giorno, è una fonte di divertimento e risate per Alina. Ogni volta che la ragazzina deve essere spostata da un piano all’altro della struttura, un operatore la prende in braccio e la porta lungo le scale. La Casa della Misericordia, infatti, si sviluppa per 4 piani in altezza e non ha ancora un ascensore: una situazione ovviamente gravosa per lo staff, anche se Alina e gli altri bambini nelle sue stesse condizioni la vivono come un gioco, grazie alla sensibilità e all’approccio degli operatori.
Nel 2020, fortunatamente, questa situazione cesserà: grazie all’attività di raccolta fondi svolta dalla Casa della Misericordia e alla compartecipazione di Fondazione Don Gnocchi, proprio in questo mese di gennaio verranno avviati i lavori di costruzione dell’ascensore.
Per Alina e gli altri bambini in carrozzina, una nuova fonte di divertimento. Per gli operatori della Casa della Misericordia un sollievo alle tante fatiche quotidiane. Per la Fondazione Don Gnocchi, un altro tassello nel lavoro di accompagnamento e supporto gestionale al proprio partner ucraino che sarà aggiunto nel 2020, in parallelo al potenziamento dell’aspetto sanitario della presa in carico che sarà portato avanti da nuove missioni sul campo di personale medico e riabilitativo.
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