«Se il progresso richiede la preparazione di specialisti in ogni ramo del sapere, questo non deve avvenire se non sul terreno comune e nella “materia prima” dell’uomo. Come può esserci una decorazione murale, se non c’è la parete per sostenerla?».
L’esortazione del beato don Gnocchi (“Restaurazione della persona umana”, 1946) guida da sempre l’impegno della Fondazione nel campo della formazione.
Oggi il Campus Universitario di Milano della Fondazione Don Gnocchi è animato da centinaia di studenti che frequentano i 7 corsi di laurea triennale delle professioni sanitarie in convenzione con l’Università degli Studi: Infermieristica, Fisioterapia, Educazione Professionale, Logopedia, Terapia Occupazionale, Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'età Evolutiva e Tecniche di Neurofisiopatologia. L’integrazione dei percorsi scolastici è condizione ideale per l’attuazione di un nuovo approccio formativo interprofessionale, facilitando l’apprendimento di tecniche e strategie all’interno di team multi-professionali e riproducendo ambienti di apprendimento sempre più realistici e sicuri.

Con il progetto “Simulando si impara” - che può essere sostenuto su CrowdForLife, la piattaforma di crowdfunding del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia - la Fondazione Don Gnocchi si pone l’obiettivo di acquistare un simulatore evoluto di paziente: un’innovativa tecnologia didattica che permetterà agli studenti di effettuare esercitazioni tecniche-multidisciplinari preliminari alla formazione obbligatoria con i pazienti.
L’esperienza internazionale dimostra che questo approccio formativo riesce a preparare meglio gli studenti, facilitando i percorsi di tirocinio all’interno dei veri reparti ospedalieri e riducendo il tasso di abbandono allo studio.

I fondi raccolti saranno impiegati per l’acquisto di un simulatore di paziente dotato di microfono e altoparlanti integrati, completo di funzionalità real-time e di registrazione audiovisiva per simulazioni in movimento. Si tratta di un simulatore interdisciplinare avanzato le cui caratteristiche tecnologiche consentono di simulare la comunicazione paziente-operatore, riprodurre espressioni facciali e movimenti realistici e rendere più naturale l’interazione con i discenti, aiutandoli ad ottenere risposte dai più piccoli segnali del paziente.