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Forte di quasi settant’anni di attività al servizio dei più fragili (il Centro “S. Maria ai Colli” fu inaugurato il 13 novembre 1950 alla presenza dell’allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi), la Fondazione Don Gnocchi potenzia la propria presenza a Torino attraverso un riaccorpamento dei reparti di degenza all’interno della storica sede di viale Settimio Severo, situata sui colli che dominano la città: dallo scorso maggio, infatti, il complesso recentemente ristrutturato e accreditato dalla regione Piemonte ospita 21 posti-letto di riabilitazione per persone con gravi cerebrolesioni acquisite e 45 posti-letto di riabilitazione per pazienti ortopedici e neurologici, in ambienti completamente rinnovati secondo i più moderni criteri.
Nei mesi scorsi il Centro così rinnovato era stato inaugurato nel corso di una cerimonia a cui avevano partecipato l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta e l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia (nella foto sotto, durante l'incontro con alcuni pazienti).
«Nella sede di viale Settimio Severo, finora denominata “S. Maria ai Colli” - spiega il direttore Luigi Cremasco (nella foto) -, la Fondazione eroga servizi di alta professionalità, con personale preparato e motivato, in un ambiente moderno, tranquillo e confortevole. Oltre ai posti letto di riabilitazione è presente anche un poliambulatorio, dove è possibile effettuare visite mediche specialistiche fisiatriche, neurologiche, foniatriche, trattamenti riabilitativi per adulti e minori, esami radiologici ed ecografici. La nuova struttura è raggiungibile in pochi minuti dal centro di Torino, dispone di ampio parcheggio, di un bar e di un grande parco immerso nel verde».
L’attività del Presidio è completata dal SIVA (Servizio Informazione e Valutazione Ausili), la più importante rete nazionale di consulenza e ricerca affidabile e accessibile di sistemi tecnologici e ausili per le persone con disabilità, oltre che dai servizi forniti nelle due sedi ambulatoriali distaccate in città (in via Peyron 42, nella ex-sede del Presidio “Ausiliatrice”, e in via Livorno 60) e da un efficace e articolato servizio di riabilitazione domiciliare, rivolto principalmente a pazienti affetti da patologie ortopediche e neurologiche, anche in età evolutiva, con gravi limitazioni dell’autonomia tali da impedire l’accesso diretto al Centro e a pazienti che necessitano di una riabilitazione mirata al reinserimento nell’ambiente domestico.
«La disponibilità di posti-letto accreditati per persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite – aggiunge Cremasco – rappresenta senza dubbio la nostra punta di diamante, insieme all’assistenza domiciliare. Possiamo tranquillamente dire di essere in questo campo una delle strutture più rilevanti in tutta la regione Piemonte. Nelle prossime settimane, inoltre, prenderanno il via i lavori di realizzazione del nuovo ambulatorio di via del Fortino, sempre in città, che tra il 2019 e il 2020 andrà a sostituire integralmente con una nuova moderna sede gli attuali ambulatori di via Peyron e via Livorno».
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