Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Sono Alice Gualerzi, Andrea Mannini, Sonia Di Tella e Francesca La Rosa i giovani ricercatori della Fondazione che si sono particolarmente distinti per le attività e i risultati delle loro ricerche, premiati oggi in occasione della Giornata della Ricerca 2022 svoltasi all’IRCCS “Don Gnocchi” di Milano.
I premi - ciascuno del valore di 5 mila euro - sono stati sostenuti dall'Associazione Nazionale Alpini, da sempre vicina all'opera del beato don Gnocchi anche tramite contributi destinati specificatamente alle attività di ricerca e presente alla premiazione con il proprio Consigliere nazionale, Carlo Macalli.
I ricercatori premiati, dall'alto: Alice Gualerzi, Andrea Mannini, Sonia Di Tella e Francesca La Rosa
Alice Gualerzi, 37 anni, milanese, laureata in biologia applicata alla ricerca biomedica, opera dal 2014 al LABION, dove ha maturato una significativa esperienza nell’applicazione delle nanotecnologie e della biofotonica in ambito diagnostico e nella rigenerazione riabilitativa. È attualmente nel Consiglio direttivo della Società italiana delle Vescicole Extracellulari e secondo delegato per Fondazione Don Gnocchi nel Consorzio Internazionale di Riabilitazione Rigenerativa.
Andrea Mannini, 38 anni, di Empoli, è ingegnere biomedico. I suoi interessi si sono concentrati sin dal dottorato sugli algoritmi di apprendimento automatico applicati al mondo della riabilitazione. Come ricercatore T.D. della scuola Sant’Anna di Pisa ha avviato nel 2019 la sua collaborazione con la Fondazione che si è stabilizzata nel 2021 in qualità di ingegnere ricercatore e responsabile dell’ufficio biostatistica & data science.
Sonia Di Tella, 35 anni, di Isernia, è psicologa, psicoterapeuta ed esperta in neuropsicologia. Ricercatrice al Centro Avanzato di Diagnostica e Terapia Riabilitativa (CADiTeR) dell’IRCCS “Don Gnocchi” di Milano, si è formata anche all’Università di Sheffield (Regno Unito) sull’applicazione di metodiche di neuroimaging all’indagine della cognizione nelle malattie neurodegenerative. Attualmente si occupa dell’individuazione di fattori protettivi dal declino cognitivo (riserva cognitiva e neurale) e predittivi di risposta positiva a trattamenti riabilitativi.
Francesca La Rosa, 35 anni, palermitana, laurea in biologia applicata alla ricerca biomedica, opera nei laboratori di Immunologia dell’IRCCS “Don Gnocchi” di Milano, occupandosi dello studio di malattie neurodegenerative come Sclerosi Multipla, malattia di Alzheimer e Parkinson, focalizzandosi in particolare sull’identificazione di markers immunologici a livello periferico utilizzabili come target farmacologici e diagnostici.
Nel corso della giornata – aperta dal saluto della vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti in collegamento video – sono stati presentati risultati e prospettive del lavoro dei ricercatori impegnati nelle strutture “Don Gnocchi” del Paese con interventi di Eugenio Guglielmelli, direttore scientifico della Fondazione, Mario Clerici e Francesca Baglio - rispettivamente direttore e vicedirettore scientifico dell'IRCCS "Don Gnocchi" di Milano.
«Nell’ultimo anno sono stati avviati oltre 30 nuovi progetti, con partner di eccellenza italiani e stranieri – ha spiegato durante il suo intervento il professor Guglielmelli - e in particolare più di 40 studi clinici nell’ambito dei quali sono stati reclutati già oltre 2700 pazienti. Il valore scientifico dei nostri studi, calcolato con lo standard internazionale dell’Impact Factor normalizzato, è cresciuto di oltre il 10 per cento e la nostra comunità dei ricercatori, anche direttamente coinvolti nelle attività cliniche, si sta sempre più estendendo».
L'intervento del direttore scientifico di Fondazione, professor Eugenio Guglielmelli
Forte di queste esperienze e di questi trend positivi, con la programmazione strategica della ricerca e innovazione per il triennio 2022-2024 la Fondazione intende concentrare gli sforzi della ricerca nell’ambito della transizione digitale dei processi di cura e assistenza sanitaria e socio-sanitaria, fino a sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale e della robotica per ottimizzare i percorsi di prevenzione e di continuità delle cure sul territorio.
Nel corso della giornata sono intervenuti il professor Giuseppe Ippolito, direttore generale del ministero della Salute e, in chiusura dei lavori, don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi, e Lamberto Bertolè, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano.
La lectio magistralis è stata tenuta da professor Francesco Saverio Pavone dell’Università di Firenze.
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