Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
«Firenze aveva un debito aperto con questo grande personaggio che è stato don Carlo Gnocchi e sono felice che proprio oggi, nel giorno del 120esimo anniversario della sua nascita, il Comune di Firenze e la Città Metropolitana, siano qui per questo ricordo speciale. Si intitola un luogo a chi ha rappresentato la nostra patria e ha fatto grande questo Paese: don Gnocchi è stato sicuramente una di queste persone».
Con queste parole, Maria Federica Giuliani, assessora alla memoria e alla toponomastica del Comune di Firenze ha ricordato il senso della cerimonia di intitolazione a don Gnocchi di una piazza della città, non lontana dal Centro IRCCS del capoluogo toscano, il 25 ottobre scorso.
Erano presenti all’evento anche l’arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori, il delegato della Città Metropolitana alla salute e rappresentante del consiglio comunale Nicola Armentano, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni, la presidente del Consiglio comunale di Scandicci Loretta Lazzeri, il presidente della "Don Gnocchi" don Vincenzo Barbante e il direttore generale Francesco Converti. Presente anche una folta rappresentanza di operatori del Centro fiorentino della Fondazione insieme ad alcuni volontari.
«Questo è un gesto che dà rilievo alla figura di don Gnocchi, grande uomo di Chiesa – ha ricordato il Cardinal Betori – che ci richiama con la sua opera a dare il primato alla fragilità, mentre oggi solitamente diamo primato alla forza».
Parole a cui ha fatto eco il presidente della Fondazione Don Gnocchi, don Vincenzo Barbante che ha parlato dell’attualità dell’opera di don Carlo: «Un’opera – ha detto – nella quale la solidarietà si pone al servizio dei più fragili e di chi sente sulla propria pelle il senso del limite. La piazza intitolata a don Gnocchi – ha poi aggiunto – è un luogo di incontro e di relazione e qui oggi ci incontriamo, persone con responsabilità e ruoli diversi, accomunati dal collaborare insieme per essere a servizio del bene».
Nicola Armentano ha invece ricordato don Gnocchi quale sacerdote pioniere dell’innovazione scientifica e della medicina riabilitativa, oggi diventata una ricchezza di tutta l’Italia. «Era doveroso – ha sottolineato - dare un messaggio alla comunità e sono contento che l’atto di indirizzo votato dal Consiglio comunale di Firenze, sia stato raccolto dall’Amministrazione e portato a compimento proprio oggi, giorno anniversario di don Gnocchi».
Il 25 ottobre del Centro IRCCS di Firenze della Fondazione era iniziato con la visita, nella mattinata, da parte del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Accompagnato da Paolo Morello, direttore generale dell’ASL Centro e da Paolo Bacciotti, presidente della Fondazione Tommasino Bacciotti, è stato accolto dal Presidente Barbante, dal direttore generale Converti, dal responsabile di Area, Fabio Carlotti e dal direttore del Dipartimento di Medicina riabilitativa, Claudio Macchi. Il presidente Giani nella visita si è soffermato in particolare presso il reparto di riabilitazione pediatrica, dove ha visitato la stanza multisensoriale inaugurata di recente, e il reparto per adulti per pazienti con Gravi Cerebrolesioni Acquisite.
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