Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
«“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso". Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità»: è questo il tema che Papa Francesco e la Conferenza Episcopale Italiana, attraverso l’Ufficio e la Consulta Nazionale per la Pastorale della salute, hanno indicato per la XXX Giornata mondiale del malato 2022, in programma l’11 febbraio, memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes.
La Fondazione Don Gnocchi aderisce alle iniziative programmate a livello nazionale e anche quest’anno ospiterà il momento celebrativo promosso dalla diocesi ambrosiana. Alle ore 11, nel santuario milanese del beato don Carlo Gnocchi (via Capecelatro 66, zona San Siro), l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, presiederà una Liturgia della Parola alla presenza di ospiti, operatori e volontari della Fondazione Don Gnocchi e di altre strutture socio-assistenziali e sanitarie della diocesi ambrosiana.
Monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, e l'ingresso del santuario del beato don Gnocchi
«L’invito di Gesù a essere misericordiosi come il Padre acquista un significato particolare per gli operatori sanitari – sottolinea Papa Francesco nel messaggio diffuso in vista della Giornata 2022 -. Penso ai medici, agli infermieri, ai tecnici di laboratorio, agli addetti all’assistenza e alla cura dei malati, come pure ai numerosi volontari che donano tempo prezioso a chi soffre. Cari operatori sanitari, il vostro servizio accanto ai malati, svolto con amore e competenza, trascende i limiti della professione per diventare una missione. Le vostre mani che toccano la carne sofferente di Cristo possono essere segno delle mani misericordiose del Padre. Siate consapevoli della grande dignità della vostra professione, come pure della responsabilità che essa comporta».
«Benediciamo il Signore - continua il messaggio del Santo Padre - per i progressi che la scienza medica ha compiuto soprattutto in questi ultimi tempi; le nuove tecnologie hanno permesso di approntare percorsi terapeutici che sono di grande beneficio per i malati; la ricerca continua a dare il suo prezioso contributo per sconfiggere patologie antiche e nuove; la medicina riabilitativa ha sviluppato notevolmente le sue conoscenze e le sue competenze. Tutto questo, però, non deve mai far dimenticare la singolarità di ogni malato, con la sua dignità e le sue fragilità. Il malato è sempre più importante della sua malattia, e per questo ogni approccio terapeutico non può prescindere dall’ascolto del paziente, della sua storia, delle sue ansie, delle sue paure. Anche quando non è possibile guarire, sempre è possibile curare, sempre è possibile consolare, sempre è possibile far sentire una vicinanza che mostra interesse alla persona prima che alla sua patologia. Per questo auspico che i percorsi formativi degli operatori della salute siano capaci di abilitare all’ascolto e alla dimensione relazionale».
Monsignor Delpini con alcuni operatori e ragazzi assistiti dalla Fondazione Don Gnocchi
Gli ingressi al santuario saranno regolamentati nel rispetto delle normative vigenti in tema di contrasto alla pandemia. Si prega di confermare la propria presenza entro l’8 febbraio, allo 0362.323816, oppure a promoeventi@dongnocchi.it
La funzione verrà trasmessa anche in diretta streaming sul canale youtube della Fondazione e sul portale www.chiesadimilano.it.
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