Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Servizio civile universale, boom di adesioni ai progetti della “Don Gnocchi”. Allo scadere dei termini per la presentazione delle domande, sono 89 i giovani che hanno chiesto di poter svolgere l’anno di servizio civile accanto a persone con disabilità o a persone anziane, nei progetti proposti dalla Fondazione. I posti disponibili, ai sensi del bando, erano complessivamente 60.
«Si tratta di un risultato che gratifica l’impegno di progettazione dei nostri Centri – commenta Lino Lacagnina, responsabile del Servizio Volontariato e Servizio civile della Fondazione Don Gnocchi – e conferma il desiderio di solidarietà di tanti giovani e la loro volontà di partecipare e cogliere opportunità importanti come quelle che abbiamo messo in campo, specie nell’ultimo biennio. Adesso daremo avvio alla fase di selezione e contatteremo i giovani uno ad uno, con l’obiettivo di conoscerci e di raccogliere anzitutto le loro aspettative ed esigenze. Definite le collocazioni dei ragazzi nei vari Centri avvieremo i previsti momenti di formazione, naturalmente nel rispetto delle vigenti disposizioni di sicurezza».
L’avvio delle attività previste nei progetti avverrà nel corso della prossima primavera.
«Nelle strutture dove negli ultimi due anni sono stati inseriti i giovani del Servizio civile non vedono l’ora di partire e di vederli all’opera - aggiunge Lacagnina -. Sono certo che sarà un’esperienza positiva, come è stato per coloro che li hanno preceduti…».
Il progetto “Partecipo quindi sono” ha l’obiettivo di incrementare il benessere e migliorare la qualità della vita di persone assistite e accompagnate nei Centri Diurni Disabili e nelle Residenze Sanitarie Disabili della Fondazione Don Gnocchi. In particolare, i volontari in servizio civile affiancheranno gli operatori nelle attività a supporto dei programmi di inclusione e di potenziamento delle abilità (laboratori, attività ludico-sportive, eventi conviviali, vacanze...), strutturate nel rispetto delle normative di sicurezza previste in questo periodo. Sedi del progetto saranno il Centro “S. Maria Nascente” di Milano (16 volontari), il Centro “Vismara-Don Gnocchi” di Milano (8 volontari), il Centro Multiservizi di Legnano (8 volontari), il Centro “S. Maria della Provvidenza” di Roma (4 volontari) e il Centro “Bignamini-Don Gnocchi” di Falconara Marittima (4 volontari).
Altri progetti ("Io ci sono" e "Uno di noi") sono incentrati sul supporto dei pazienti ricoverati in reparti di riabilitazione o per Gravi Cerebrolesioni Acquisite e loro familiari, in particolare al Centro “Spalenza-Don Gnocchi” di Rovato (2 volontari), al Presidio “Ausiliatrice-Don Gnocchi” di Torino (2 volontari), al Polo Riabilitativo di S. Angelo dei Lombardi (2 volontari), al Centro IRCCS “Don Gnocchi” di Firenze (2 volontari) e al Polo Specialistico Riabilitativo di La Spezia (2 volontari).
Il progetto “Condividere il cammino per ricordare il passato, vivere il presente e progettare il futuro” ha invece l’obiettivo di migliorare il benessere delle persone anziane ospiti delle Residenze Sanitarie Assistenziali o dei Centri Diurni Integrati, incrementando le opportunità di partecipazione, di inclusione e relazione, attraverso la realizzazione di attività ludiche e ricreative. Sedi del progetto di quest’anno anno, nell’area milanese e lombarda, saranno il Centro “Girola-Don Gnocchi” di Milano (1 volontario), il Centro “S. Maria al Castello” di Pessano con Bornago (1 volontario), il Centro “Ronzoni-Villa” di Seregno (2 volontari), il Centro “S. Maria al Monte” di Malnate (3 volontari), il Centro “S. Maria alle Fonti” di Salice Terme (1 volontario) e il Polo Specialistico Riabilitativo di Tricarico (1 volontario).
«Una delle novità di quest’anno – conclude Lacagnina – è la possibilità di offrire a ragazzi che risiedono in aree lontane dalla Lombardia e che hanno fatto domanda in Centri italiani con posti limitati, di poter optare per il servizio nei Centri milanesi, con vitto e alloggio garantiti dalla Fondazione in un appartamento cittadino. Al servizio civile si accompagnerà così anche una positiva esperienza comunitaria, che sarà oggetto di riflessione nostra e dei ragazzi nell’ormai prossima fase di selezione».
Un momento di formazione per i ragazzi che hanno svolto servizio civile in Fondzione nel 2020
A livello nazionale, le domande di adesione ai progetti di servizio civile sono state complessivamente 125.286, più del doppio dei posti messi a bando. Questo significa che almeno 70 mila giovani resteranno a casa. È l’ennesima dimostrazione di come la richiesta di civismo e impegno da parte dei ragazzi siamo decisamente superiori a quanto il Governo ogni anno investe sul servizio civile.
Sul tema, la Fondazione Don Gnocchi ha aderito nei mesi scorsi all’appello promosso dal mensile Vita e da numerose realtà del Terzo Settore.
«Il servizio civile universale - sottolinea in una nota la Conferenza nazionale degli enti per il servizio civile - ancora una volta raccoglie l’entusiasmo dei giovani, la loro voglia di darsi da fare, di contribuire a costruire una società più giusta, inclusiva e resiliente, di non perdere l’opportunità di essere protagonisti attivi nei territori dopo un anno di pandemia che ha fortemente condizionato e limitato le esperienze formative e relazionali».
Per l’anno in corso e il 2022 al servizio civile universale sono destinati circa 300 milioni di euro l’anno. Per garantire il diritto a tutti ne servirebbero almeno 690. L’alto numero delle domande inviare è un messaggio chiaro anche al nuovo Governo: occorre puntare sul servizio civile, senza indugi.
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