Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Promuovere un luogo virtuale a disposizione dei ricercatori “Don Gnocchi” dove parlare di scienza e di ricerca, condividere e aumentare la conoscenza interna delle attività di ricerca svolte in Fondazione e dare ampia divulgazione dei risultati: sono questi i principali obiettivi della nuova iniziativa della Direzione Scientifica della Fondazione Don Gnocchi “Science Together”, la serie di incontri periodici che avrà inizio giovedì prossimo, 2 marzo, dalle ore 12 alle 13, con la presentazione del Progetto ATTAIN (Assistive Technology in Rehabilitation Pathways). L’incontro – che darà il via a un nutrito calendario fino a fine anno, a cadenza settimanale o quindicinale – sarà condotto da Claudia Salatino e Cristina Costantini, dell’IRCCS “Don Gnocchi” di Milano e avrà come focus la sperimentazione di un modello di presa in carico riguardante gli interventi protesici.
«L’iniziativa – spiega Paola Gabaldi, direttrice operativa della ricerca scientifica in Fondazione Don Gnocchi – è dedicata a miglioramento dei processi di comunicazione interna, dell’informazione e dello scambio di buone prassi e alla condivisione di informazioni sui risultati tra ricercatori, clinici e personale di supporto alla ricerca. È fondamentale accrescere le opportunità di lavorare assieme creando nuove collaborazioni di ricerca interne e trasversali all'IRCCS e alle sedi di Fondazione, aumentando inoltre le opportunità di scouting progettuale allo scopo di partecipare a bandi di ricerca competitivi».
Gli incontri - che si svolgeranno in collegamento on line - avranno la durata di un’ora circa, con una prima parte riservata alla presentazione della tematica e alla discussione di casi clinici pertinenti e la seconda dedicata alla discussione collegiale.
Protagonisti del primo appuntamento le unità di ricerca Dat/Lamobir/Caditer dell'IRCCS "Don Gnocchi" di Milano.
All’Unità Operativa Semplice DAT (Domotica-Ausili-Terapia occupazionale) vengono condotti progetti di ricerca nell’ambito delle tecnologie assistive, terapia occupazionale, patologie professionali dei musicisti, disturbi del movimento. Il DAT offre un percorso di educazione all'autonomia ad utenti con disabilità motoria e cognitiva di ogni età, in sinergia con le attività dell'IRCCS, rappresentando il contesto ideale per la traslazione in clinica dei risultati delle ricerche in ambito tecnologico, organizzativo e clinico.
Il Lamobir (Laboratorio Analisi del Movimento e Bioingegneria della Riabilitazione) è finalizzato alla ricerca, all’applicazione e alla formazione sulle tecnologie avanzate per la riabilitazione. Nel corso degli anni al Lamobir si sono acquisite competenze relative all’analisi strumentale delle funzioni motorie, cognitive, cardiovascolari e respiratorie, ai dispositivi indossabili per il monitoraggio e la riabilitazione e all’analisi avanzata dei biosegnali.
Il Caditer (Centro Avanzato di Diagnostica e Terapia Riabilitativa), in rete nell’IRCCS e con altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale, ha l’obiettivo di introdurre e validare nuovi protocolli riabilitativi che si avvalgano delle conoscenze derivanti dalle più moderne applicazioni di neuroimmagine.
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