Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Delineare una visione comune delle tecnologie innovative in sanità e rafforzare la collaborazione tra i principali attori in Europa: questi gli obiettivi dei due progetti europei di definizione strategica “Nobel” ed “Euriphi”, recentemente conclusi, ai quali ha la Fondazione Don Gnocchi dato il proprio contributo.
«Alla luce delle innovazioni in corso – spiega Furio Gramatica, responsabile “Don Gnocchi” dei due progetti -, la Commissione Europea ha voluto definire una chiara strategia per sfruttare al massimo le nuove tecnologie in sanità e migliorare prevenzione, cura e assistenza dei cittadini. La Fondazione ha partecipato a questi consorzi europei in qualità di unico partner “clinico”, indirizzando i lavori verso priorità e bisogni a cui rispondere per valorizzare appieno le potenzialità degli attori coinvolti in Europa nell’ambito delle politiche sanitarie».
Furio Gramatica (primo a sinistra) con i partner del progetto europeo "Nobel"
Il progetto triennale "Nobel" non solo ha stimolato la cooperazione tra piattaforme tecnologiche europee (ETP), creando sinergie con le associazioni industriali interessate, ma ha offerto alla Commissione Europea e a quanti sono coinvolti nell’ecosistema della salute una tabella di marcia “tecnica” per migliorare la consapevolezza del valore delle tecnologie innovative, dalle fasi della ricerca fino all'accesso al mercato.
La tabella prevede l’applicazione delle tecnologie nell'assistenza sanitaria a tutti i livelli e servizi (benessere e prevenzione, medicina del pre-acuto, medicina dell’acuto, medicina del post-acuto e cure domiciliari), assicurando la necessaria continuità di cura. Grazie proprio all’innovazione tecnologica, il paziente può essere “accompagnato” nelle diverse fasi del suo percorso, ricevendo cure e assistenza personalizzate e ritagliate sulle sue specifiche esigenze e collocandosi realmente al centro del processo (vedi video qui sotto).
Non sono mancate, all’interno del progetto, iniziative concrete di notevole rilevanza: «Fra queste - continua Gramatica - la più importante è il TAB (Translation Advisory Board), ovvero un team composto da una decina di esperti indipendenti di altissimo livello (già top manager nell’industria biomedicale), che ha guidato gruppi di ricerca o start-up verso un’opportuna modellazione della loro idea progettuale. Grazie al TAB e a 3000 ore di coaching, sono state valutate e supportate ben 130 proposte in trenta Paesi europei, con la creazione di 9 startup innovative e la raccolta di ben 15 milioni di euro».
Il Progetto Euriphi, avviato nel 2017 e coordinato da MedTech Europe, la più grande associazione europea di industrie, ha promosso e diffuso l’approccio innovativo della medicina e dell’assistenza basata sul valore (“Value-based Healthcare”).
Il valore di una soluzione per la salute è il rapporto tra quanto questa migliora le condizioni del paziente (cliniche e/o di qualità della vita) e quanto costa non solo al paziente, ma anche all’intera collettività.
«È evidente l’interesse della Commissione Europa nel voler investire in modelli innovativi e di valore - conclude Gramatica -. Un’innovazione capace di aumentare il valore di un trattamento porta beneficio al paziente, alla sua famiglia e al sistema sanitario e permette di raggiungere un numero maggiore di cittadini, migliorando l’accesso alla cura per tutti».
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