Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
La Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) è conseguente a un danno cerebrale, sia traumatico che non traumatico (vascolare, anossico, infettivo, tossico-metabolico, neoplasico), che comporta uno stato di coma di almeno 24 ore con necessità, nella maggior parte dei casi, di ricovero in un reparto di terapia intensiva. Gli esiti delle GCA producono spesso gravissime disabilità cognitivo-comportamentali e senso-motorie, che solo in parte possono recuperare. Per tale motivo, dopo l’iniziale degenza in terapia intensiva, i pazienti vengono presi in carico in reparti ad alta intensità assistenziale e riabilitativa, dove équipe di professionisti specializzati (medici, infermieri, terapisti della riabilitazione, logopedisti, psicologi) hanno a disposizione adeguate risorse strutturali, organizzative, strumentali e tecnologiche.
La Fondazione Don Gnocchi si occupa da molti anni della presa in carico di questi pazienti e delle loro famiglie nel lungo e complesso cammino di recupero riabilitativo. I Centri della Fondazione con reparti per pazienti con GCA - 120 posti letto complessivi, operativi in in diverse regioni, dove sono accolti ogni anno oltre 400 pazienti - sono riuniti in un’organizzazione dipartimentale intesa a garantire in modo uniforme le migliori cure assistenziali e riabilitative, come richiesto dalle linee guida nazionali e internazionali.
Dopo anni di progettazione, e dopo un intenso iter formativo del personale coinvolto, è stato avviato di recente un reparto di riabilitazione per GCA anche all’IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano, che già vanta una expertise riconosciuta nella gestione e cura di patologie disabilitanti in ambito neurologico, cardiologico, pneumologico e in età evolutiva.
La nuova Unità permette la presa in carico di pazienti con GCA già dalla fase post-acuta.
La valutazione fisiatrica di presa in carico è prevista presso le rianimazioni degli ospedali dell’area metropolitana di Milano. Il percorso di cura e riabilitativo avviene all’interno del Centro, con la collaborazione delle diverse figure professionali implicate nel programma individuale di ogni paziente, fino alla fase avanzata degli esiti, anche attraverso le successive attività ambulatoriale e di Day Hospital, nonché l’accompagnamento al rientro a domicilio di pazienti residenti a Milano.
Questo modello organizzativo, proposto dal ministero della Salute, in collaborazione con le società scientifiche e le federazioni di associazioni di familiari di persone affette da GCA, chiamato “Coma to community”, viene realizzato facendo leva sui valori che caratterizzano la mission della Fondazione Don Gnocchi.
La nuova Unità GCA - responsabile il dottor Jorge Navarro - conta un nucleo di 13 posti letto, che possiedono sistemi di monitoraggio continuo e videosorveglianza integrati tra di loro. Le risorse umane, strumentali e tecnologicamente avanzate sono stete selezionate per garantire un’assistenza di qualità che tenga conto dell’elevata complessità clinico-riabilitativa di questi pazienti.
Il team riabilitativo è multidisciplinare è composto da infermieri, OSS, fisioterapisti, logopedisti, neuropsicologi, terapisti occupazionali, psicologi clinici, un’assistente sociale e medici neurologi, neurofisopatologi, fisiatri, internisti e pneumologi.
Sono state definite procedure di presa in carico olistica, per garantire che i pazienti e le loro famiglie siano veramente al centro del percorso di cura. Queste prevedono riunioni settimanali del team, riunioni specifiche per monitoraggio dei singoli Progetti Riabilitativi Individuali e riunioni di counselling con le famiglie.
La formazione teorico-pratica del personale coinvolto è stata condotta direttamente dai professionisti che possiedono una elevata competenza tecnico-scientifica nell’ambito delle GCA e che già operano nei Centri che sono parte del Dipartimento GCA della Fondazione.
Tra le sfide che la nuova Unità si è data, quella della ricerca scientifica correlata all’assistenza clinico-riabilitativa sarà una delle priorità. Questo perché l’IRCCS di Milano possiede strumenti tecnologici avanzati e servizi di eccellenza, tanto in ambito diagnostico (Risonanza Magnetica 3T, TMS/h-EEG, fNIRS, servizi di medicina biomoleculare e nanomedicina, analisi e trattamento di biosegnali), come in ambito riabilitativo, quale i servizi Domotica-Ausili e Terapia occupazionale (DAT), il Servizio Informazione e Valutazione Ausili (SIVA) e il Servizio Analisi del movimento.
Il reparto conta anche su un’ampia dotazione di robotica e realtà virtuale che si integra con il lavoro multidisciplinare dei clinici e dei ricercatori del Polo Tecnologico.
La grande esperienza nel contesto socio-educativo e l’integrazione del volontariato nell’attenzione alle persone con gravissime disabilità, tanto in età pediatrica che adulta, potrà rappresentare un ulteriore punto di forza per l’integrazione sociale di questi pazienti, in sinergia con il lavoro delle associazioni dei familiari che operano sul territorio milanese e nazionale.
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