Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
La ricerca sanitaria e i giovani ricercatori sono fondamentali per assicurare le migliori opportunità di cura ai cittadini. È per sottolineare questo ruolo strategico nel Servizio Sanitario Nazionale che il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha voluto per la prima volta una cerimonia di premiazione dei giovani vincitori del Bando ricerca finalizzata del ministero. La premiazione, a cui hanno partecipato i 146 giovani vincitori del bando 2018, si è svolta lo scorso 4 giugno all’Accademia nazionale dei Lincei, la più antica accademia scientifica del mondo. Tra i vincitori, anche due progetti di ricerca della Fondazione Don Gnocchi.
Il progetto - responsabile il dottor Cristiano Carlomagno (nella foto sopra con il direttore generale della Ricerca del ministero della Salute Giovanni Leonardi e Irene Aprile, neurologa e ricercatrice della Fondazione, alla cerimonia di Roma) – è promosso dal Laboratorio di Nanomedicina e Biofotonica Clinica (LABION) del Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano, coordinato dalla dottoressa Marzia Bedoni. Il lavoro (categoria Starting Grant) prevede la stretta collaborazione con i clinici, in particolare con l’Unità di Riabilitazione Intensiva Polmonare dello stesso Centro IRCCS di Milano, diretta dal dottor Paolo Banfi, e si basa su un approccio innovativo e non invasivo - l'analisi di un liquido biologico di facile accesso come la saliva - per il monitoraggio dell’insorgenza della SLA e ha già portato a promettenti dati preliminari che verranno presto pubblicati su riviste ad alto impatto scientifico.
Lo sviluppo e la validazione di questa piattaforma tecnologica innovativa permetterà di mettere a disposizione di medici e pazienti uno strumento in grado sia di accelerare la procedura diagnostica, che di personalizzare il trattamento terapeutico in base alle caratteristiche di ogni singolo paziente, con l’obiettivo a lungo termine di migliorarne la prognosi e la qualità della vita.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce il problema dell’antibiotico-resistenza come uno dei maggiori temi su cui è necessario investire in ricerca e prevenzione. La Fondazione Don Gnocchi, attraverso attività di ricerca avviate all’IRCCS “Don Carlo Gnocchi” di Firenze e nei Centri toscani, ha iniziato da tempo a pianificare azioni per affrontare questa problematica.
Il progetto, nella categoria Giovani Ricercatori Change Promoting - responsabile il dottor Fabio Arena (foto in alto) - si pone l’obiettivo di contrastare la diffusione all’interno delle strutture riabilitative di lungo-degenza ad alta intensità delle più frequenti specie batteriche multiresistenti e di contenere le infezioni ad esse associate.
Il lavoro, con un’alta componente traslazionale, potrà favorire la riduzione dell’incidenza e della prevalenza delle infezioni legate a batteri multiresistenti e l’ottimizzazione delle terapie antibiotiche favorendone l’efficacia e massimizzando l’appropriatezza.
Un terzo progetto di ricerca “Don Gnocchi’ (categoria Theory Enhancing) è stato approvato nel Bando della Finalizzata 2018. Con la responsabilità del dottor Sandro Sorbi, direttore scientifico dell’IRCCS “Don Carlo Gnocchi” di Firenze (foto sopra) - in collaborazione con l’Università di Brescia e l’IRCCS “S. Giovanni di Dio Fatebenefratelli” (Brescia), il progetto mira a promuovere una standardizzazione della valutazione cognitiva, un’armonizzazione dei protocolli diagnostici e un ampliamento della conoscenza dei meccanismi di risposta farmacologica, al fine di migliorare nella pratica clinica la gestione delle Demenze Fronto-temporali.
Sebbene questa malattia interessi un numero considerevole di pazienti, al momento non è disponibile nessun trattamento farmacologico.
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