Sono ancora vive le immagini della straordinaria visita di... (Leggi tutto)
Una pietra miliare nel campo della riabilitazione robotica neuromotoria in Italia: sarà inaugurato il prossimo 8 maggio il nuovo Centro di Eccellenza per la Riabilitazione Robotica CoE-REHAB – Salerno, dedicato all’innovazione nella robotica e nelle tecnologie in ambito riabilitativo e alla loro promozione nella pratica clinica. Situato nel plesso di “S. Maria al Mare”, il nuovo Centro medico-scientifico integra tecnologie avanzate ad un approccio multidisciplinare innovativo, ponendosi come punto di riferimento per la Campania e il Mezzogiorno.
Il progetto è sostenuto nella cornice del Piano Nazionale Complementare (PNC) al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): si tratta di un importante investimento che ha l’obiettivo di creare nel Meridione un centro d’eccellenza che metta a disposizione delle persone fragili, delle persone affette da malattie croniche e delle persone con disabilità, sia in età pediatrica e anziana, nuovi sistemi robotici di riabilitazione neuromotoria che ne migliorino la qualità di vita.
Non solo, il piano vuole costruire un vero e proprio centro di ricerca d’avanguardia che ospiti sperimentazioni cliniche per lo sviluppo di nuove tecnologie e dei robot del futuro, consentendo alla riabilitazione robotica di progredire ancora e di essere sempre più utile ai pazienti.
Il Centro avrà due sedi operative: oltre a quella di Salerno, gestita dalla Fondazione Don Gnocchi (nella foto), ci sarà anche una sede a Bari, promossa dagli Istituti Clinici Scientifici Maugeri. Un intero padiglione della struttura di Salerno, di circa 700 metri quadri, è stato completamente ristrutturato e dedicato al Centro di Eccellenza, dotandosi quindi di nuove tecnologie. Il nuovo polo d’eccellenza avrà l’imprinting Fondazione Don Gnocchi con il suo peculiare modello di cura che promuove l’inscindibile legame tra clinica, didattica e ricerca scientifica, ponendo al centro la singolarità di ogni individuo nelle sue molteplici dimensioni: fisiche, psicologiche, socio-culturali e spirituali.
Ne parliamo con la dottoressa Irene Aprile, direttrice del Dipartimento di Riabilitazione Neuromotoria della Fondazione Don Gnocchi e referente del progetto.
Il Centro rappresenta un salto di qualità nella riabilitazione neuromotoria grazie a sistemi robotici e dispositivi tecnologici di ultima generazione. Le sperimentazioni cliniche in corso mirano a migliorare la qualità della vita di persone con disabilità motorie, sia in età pediatrica che adulta. La nostra attività si sviluppa su un modello multidominio, dove si trattano arto superiore, arto inferiore, cammino, equilibrio e funzioni cognitive con dispositivi robotici avanzati. Le tecnologie utilizzate permettono una riabilitazione più precisa, intensiva e personalizzata. Negli edifici del Centro “S. Maria al Mare” di Salerno, un intero padiglione della struttura ospiterà una grande palestra robotica; un laboratorio di analisi del movimento e neurofisiologia; un CARE Lab, ovvero un ambiente dedicato alla riabilitazione pediatrica basata all’utilizzo di tecnologie innovative in un ambiente immersivo a misura di bambino, sviluppato proprio dai ricercatori della Fondazione Don Gnocchi di Milano. Sono previsti inoltre, laboratori congiunti con università ed enti di ricerca per sviluppare nuove strategie riabilitative e attività di prevenzione.
Grazie al progetto FIt4MedRob, è stato possibile istituire diversi centri di eccellenza, ciascuno dedicato ad uno specifico ambito. In particolare, il COE-REHAB è costituito da due nodi: uno presso la sede “Don Gnocchi” di Salerno, l’altro agli Istituti Clinici Scientifici Maugeri di Bari, con un investimento complessivo di 15 milioni di euro. Nell’ambito del progetto Fit4MedRob, coordinato dal CNR, le due strutture collaborano con università e centri di ricerca, tra cui lo stesso CNR, l’Università Federico II di Napoli, l’Università Campus Bio Medico di Roma, la Scuola Superiore Sant’ Anna di Pisa, il Centro IRCCS Eugenio Medea di Bosisio Parini e l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (PI), solo per citarne alcuni.
L’uso della robotica promuove il recupero motorio, garantendo al paziente un trattamento intensivo e personalizzato sulle abilità dello specifico paziente. Mediante i sensori di cui i robot sono equipaggiati, è anche possibile monitorare in modo oggettivo i progressi effettuati dal paziente e indirizzare in tal modo il trattamento stesso. Studi scientifici dimostrano che i trattamenti robot-assistiti garantiscono un’intensità e una ripetitività degli esercizi superiori alla terapia convenzionale. Questo approccio è particolarmente efficace nell’ambito della riabilitazione neurologia, per pazienti con esiti di ictus, traumi cranici o malattie neurodegenerative come Parkinson sclerosi multipla.
Sì, numerosi casi documentano progressi significativi. Dal giovane colpito da ictus che ha recuperato la funzionalità della mano e del braccio grazie a un percorso intensivo con esoscheletri robotici, riacquistando autonomia nei movimenti quotidiani, al bambino con paralisi cerebrale infantile, seguito nel CARE Lab, che ha migliorato la capacità di camminare grazie a dispositivi robotici adattativi…
La Fondazione Don Gnocchi, da anni riferimento nella riabilitazione, investe costantemente in ricerca e innovazione. Il Centro di Salerno amplia il suo impegno nel migliorare la qualità della vita dei pazienti, offrendo terapie all’avanguardia e accessibili a un numero sempre maggiore di persone. Inoltre, la Fondazione collabora con enti pubblici e privati per garantire la sostenibilità economica del progetto e l’integrazione delle tecnologie nel sistema sanitario nazionale.
Uno degli obiettivi di “Fit4MedRob” è rendere la riabilitazione avanzata più accessibile. La robotica è ancora costosa e non sempre rimborsata dal sistema sanitario, ma progetti come questo pongono le basi per un’integrazione più ampia di questi trattamenti nella sanità pubblica, riducendo il peso economico sulle famiglie e migliorando l’equità nell’accesso alle cure. Inoltre, la tecnologia può essere portata a casa del paziente, riducendo così i costi e garantendo il continuum of care, ovvero la riabilitazione anche molto tempo dopo l’evento acuto.
L’obiettivo è consolidare Salerno come Centro di riferimento nazionale e internazionale nella riabilitazione robot-assistita. Per fare questo, è importante investire non solo in tecnologie ma anche in formazione del personale sanitario, sia per renderlo pienamente consapevole della rivoluzione tecnologica in atto, sia per superare ritrosie culturali legate a vecchi paradigmi di cura. L’aggiornamento continuo delle tecnologie e la sinergia con partner scientifici e clinici garantiranno un’evoluzione costante, offrendo ai pazienti le migliori opportunità di recupero. Inoltre, si lavorerà per diffondere le terapie robotiche in altre strutture, affinché sempre più pazienti possano beneficiarne senza dover affrontare lunghi spostamenti.
Ufficio Stampa Fondazione Don Gnocchi
Milano, tel. 02 39703245 – 335 8498258
ufficiostampa@dongnocchi.it