Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano ha ospitato nei giorni scorsi il terzo meeting del progetto europeo “CoCare” (“A comprehensive concept for healthy aging supported by digital solutions across the geriatric Continuum-of-Care”), finanziato dal ministero della Salute e supportato dal programma “Active and Assisted Living (AAL)” della Commissione Europea sul bando 2020 focalizzato sulla tematica “Invecchiamento in buona salute con il supporto di soluzioni digitali”.
Al meeting hanno preso parte i partner dei quattro enti coinvolti: l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi (Italia), l’università ETH di Zurigo (Svizzera) e le aziende Agecare Limited (Cipro) e Dividat AG (Svizzera).
Il gruppo di lavoro CoCare. Per la Fondazione Don Gnocchi, Raffaele Benaglio, Francesco Rizzo, Maurizio Ferrarin, Riccardo Villa, Ilaria Carpinella, Enrico Saibene
Focus dell’incontro è stato discutere dello studio randomizzato controllato in corso nei tre Paesi coinvolti. Sono stati analizzati i dati preliminari che hanno evidenziato, in particolare, l’alto tasso di aderenza dei pazienti al trattamento domiciliare e l’elevato gradimento degli esercizi proposti. Sono stati inoltre espressi suggerimenti e idee sul possibile miglioramento del sistema e discusse collaborazioni future.
Il progetto, avviato a maggio 2021, ha l’obiettivo di realizzare e sperimentare un “ecosistema” per la prevenzione e la riabilitazione geriatrica, che utilizza degli strumenti digitali innovativi - da utilizzarsi presso istituti di riabilitazione e a casa dei soggetti anziani – per la valutazione delle funzionalità degli utenti e lo svolgimento di esercizi personalizzati che integrano componenti fisiche e cognitive. L’ipotesi sottesa è che l’impiego dell’ecosistema CoCare sia più efficace dei metodi tradizionali di esercizio (o almeno altrettanto efficace), ma che sia meno costoso per i sistemi sanitari e più piacevole per gli utenti, quindi che permetta una maggiore aderenza alle terapie prescritte.
«La piattaforma di allenamento “Senso”, già messa a punto dagli svizzeri di Dividat, coordinatori del progetto – spiega l’ingegner Maurizio Ferrarin (foto sopra), responsabile del programma per la Fondazione Don Gnocchi - è un sistema composto da uno schermo con il software di gioco e un pannello a pavimento con quattro campi che misurano i passi, lo spostamento del peso e l'equilibrio. Grazie ad apposite exergame, gli utenti tentano di completare una sequenza di movimenti con i piedi, allenando simultaneamente sia il movimento fisico che la funzione cognitiva. Ora l’obiettivo è contribuire allo sviluppo del prototipo “SensoFlex” un sistema ancora più leggero e flessibile che la persona anziana potrà utilizzare a casa propria, eventualmente con una supervisione da remoto».
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