Allestimenti suggestivi, testimonianze di ragazzi e... (Leggi tutto)
San Lorenzo, tra i cantoni della Provincia di Esmeraldas, in Ecuador, dove più acute sono la depressione economica e la marginalizzazione sociale, è stato teatro di un evento che non ha precedenti nel Paese per i gruppi sociali più vulnerabili: minori, persone con disabilità, donne gestanti, donne vittime di violenza, migranti. Nelle scorse settimane, presso il Municipio, è stato firmato un Patto Sociale tra Organizzazioni della società civile (tra le quali la Fondazione Don Gnocchi), rappresentanti del Ministero dell'Educazione, della Salute, dell’Inclusione Economica e Sociale, i presidenti eletti delle varie “comunidades” e “parroquias” locali (nella foto).
La Fondazione, presente nel Cantone di San Lorenzo da 15 anni e registrata in Ecuador come ONG, è stata tra le promotrici di questa iniziativa che è anche il riconoscimento di anni di attività di sensibilizzazione e advocacy sul territorio: il Patto Sociale è infatti, come recita il documento, “uno strumento di lavoro per garantire il pieno esercizio dei diritti delle bambine, dei bambini, degli adolescenti e degli altri gruppi oggetto di attenzione prioritaria nel nostro Cantone”.
Il documento firmato è costituito da 18 punti che richiedono l'effettiva applicazione anche su scala locale delle leggi e delle politiche nazionali, con speciale enfasi sui gruppi vulnerabili che sono indicati dal Governo, almeno sulla carta, come oggetto “di attenzione prioritaria”. Non si tratta quindi di una mera dichiarazione d’intenti, ma di un impegno pubblico preso dalle istituzioni locali di concerto con le Organizzazioni della società civile.
Fondamentale in questo senso è stata l’esperienza pilota del “Gruppo Incidencia” di cui Fondazione è parte attiva. Il Gruppo, creato nel 2018 insieme a partner chiave come SOS Aldeas, le Madri dell'Ospedale di San Lorenzo, la Giunta di protezione dei diritti, ha rappresentato la naturale evoluzione dei “comitati di gestione” del progetto di Riabilitazione su Base Comunitaria, che Fondazione da anni porta avanti nel cantone. I comitati però avevano il limite di concentrarsi solo sulla disabilità e, pertanto, era assai ridotta la partecipazione di altri attori locali non direttamente coinvolti sul tema. Il nuovo tavolo ha una natura trasversale e prende in considerazione un più ampio raggio di gruppi sociali marginalizzati e di diritti da tutelare: ha potuto così coinvolgere più istituzioni, che sono state anche sensibilizzate sui temi della presa in carico della disabilità.
Così del “Gruppo Incidencia” sono entrate a far parte varie ONG e istituzioni statali. Nello scorso marzo, mentre era in corso la campagna elettorale per l’elezione della nuova amministrazione di San Lorenzo, è stata organizzata una tavola rotonda con i candidati sindaco e il Gruppo ha proposto la firma di un patto ad hoc. Dopo le elezioni, sono stati convocati tutti gli eletti del Cantone per affrontare le problematiche locali e mantenere alta l’attenzione sui gruppi sociali più vulnerabili.
A giugno è arrivata infine la firma del Patto Sociale. Nel corso dell’evento, alla coordinatrice locale di Fondazione Irene Romualdi (nelle foto) è spettato il compito di introdurre il documento ai firmatari, analizzandone nel dettaglio i vari punti. Un riconoscimento anch’esso della bontà del lavoro di rete svolto sul campo da Fondazione.
La firma sull’atto è solo l’ultimo passo in ordine di tempo: il vero lavoro comincerà ora perché si dovrà passare sul piano delle azioni concrete. Importante, e ben augurante in questo senso, la presenza alla firma di una rappresentante del Consejo Nacional para la Igualdad (Entità statale deputata a vigilare sul rispetto dei diritti) che ha suggerito di poter replicare questa esperienza anche negli altri Cantoni.
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