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Mercoledì 28 febbraio, alle ore 10.30, al santuario presso il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano (via Capecelatro 70), in occasione del sessantottesimo anniversario della morte del beato don Carlo Gnocchi, verrà celebrata una Messa presieduta da S.E. monsignor Giuseppe Vegezzi (nella foto sotto), vicario episcopale della Zona 1 di Milano, e concelebrata da don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari, presidente onorario della Fondazione Don Gnocchi e don Maurizio Rivolta, rettore del santuario del beato don Gnocchi.
La funzione verrà animata dal Coro “Aquiloni”, diretto dalla musicoterapeuta Isabella Basile e composto da familiari di pazienti accolti nel reparto per persone in stato vegetativo o di minima coscienza e dai volontari dell’Istituto “Palazzolo-Don Gnocchi”, e vedrà presenti insieme ai vertici della Fondazione e rappresentanze dei Centri, anche autorità, alpini e amici della Fondazione, oltre a operatori, ospiti e familiari. Al termine, monsignor Vegezzi farà visita ad alcuni reparti dell’attiguo Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano e incontrerà responsabili, operatori e ospiti della struttura.
Dopo la Messa, si svolgerà al Santuario anche la “Giornata della Penna Pellegrina Alpina”, con una tappa nell’ambito dell’iniziativa dell’Ana che sta portando in tutta Italia una grande penna alpina in legno (nella foto) realizzata a mano, partita dai Tre Faggi di Fuipiano, in Valle Imagna (Bergamo) con l’obiettivo di trasmettere i valori alpini. Una delegazione di penne nere prenderà parte alla Santa Messa, portando con sé in omaggio a don Carlo proprio la grande penna alpina.
Il cammino prevede tra l’altro una tappa il 1° marzo anche al Centro Don Gnocchi “S. Maria al Castello” di Pessano con Bornago (Mi) e si concluderà nel prossimo mese di ottobre al santuario dedicato ai “Santi e Beati Alpini” di Sangineto, provincia di Cosenza, unico al mondo. In questo luogo, gli alpini della Valle Imagna la consegneranno, nel corso di una solenne cerimonia, al rettore alpino don Bruno Midaglia. La penna sarà posta accanto al grande quadro che riproduce l’effige della “Madonna del Don” e resterà a vegliare sulle sante reliquie dei quattro beati alpini don Secondo Pollo, don Carlo Gnocchi, Luigi Bordino e Teresio Olivelli, custodite nel santuario.
Ufficio Stampa Fondazione Don Gnocchi
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