Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Donare fa rima con donna. Lo rivela l’ultima edizione di “Noi doniamo”, report dell’Istituto Italiano della Donazione: il 52% delle persone che donano sono donne. Ma non si tratta semplicemente di una maggior inclinazione: se si guarda agli specifici strumenti di donazione, come ad esempio il lascito solidale, ad essere maggiormente propense sono sempre le donne. Lo certifica un’indagine promossa dal Comitato Testamento Solidale tra le 28 organizzazioni aderenti: per il 69,2% delle organizzazioni a donare un lascito testamentario sono donne, mentre per il 31% il testamento solidale viene scelto in egual misura da uomini e donne. In generale, i dati della partecipazione femminile al mondo del Terzo settore sono molto alti: oltre il 75% di chi opera nel Terzo Settore è donna ed è in maggioranza femminile l’utenza dedita agli acquisti solidali.
«Anche i numeri della Fondazione vanno in questa direzione – aggiunge Simona Iallonardo, responsabile del Servizio Fundraising -. Il 76% del personale è costituito da donne e su 52 tra Centri residenziali e ambulatori territoriali "Don Gnocchi" in tutto il Paese, ben 37 sono guidati da donne. Tra i volontari le donne sono quasi il 70% e anche le domande per i nuovi progetti del servizio civile in Fondazione sono arrivate per il 63% da ragazze. Ed è donna anche il nuovo direttore scientifico, la professoressa Cristina Messa».
Persino la storia - antica e recente - è costellata da storie di donne che, attraverso gesti di generosità, hanno cambiato in meglio e concretamente la vita di altre persone. Ci sono casi celebri come quello di Lina Cavalieri, cantante lirica del primo Novecento, che nominò nel proprio testamento il figlio Alessandro come erede universale, “col solo incarico di versare alla Reale Accademia di Santa Cecilia in Roma Lire centomila per la istituzione di una borsa di studio di canto per una giovinetta bisognosa della provincia di Roma”.
Più nota, la scelta di Melinda Gates, che con l’ex marito Bill Gates ha destinato gran parte del proprio patrimonio a cause benefiche attraverso la “Bill & Melinda Gates Foundation”.
È poi recentemente balzata agli onori della cronaca la vicenda che vede coinvolta la trentunenne austriaca Marlene Engelhorn, discendente del fondatore della BASF, una delle più grandi aziende chimiche al mondo, da sempre impegnata su temi di equità sociale, che ha scelto di istituire un comitato per decidere come redistribuire parte della fortuna ereditata, perché andasse a beneficio della comunità.
Del Comitato Testamento Solidale fanno attualmente parte 28 organizzazioni non profit, tra cui la Fondazione Don Gnocchi.
«Da dieci anni – conclude Iallonardo - siamo impegnati con il Comitato Testamento Solidale per far sì che il lascito a favore di una causa benefica sia sempre più conosciuto e scelto dagli italiani. Il sostegno che le organizzazioni non profit possono dare a tante cause sociali è oggi ancora più decisivo. I dati lasciano ben sperare per il futuro: è evidente come le campagne di informazione e sensibilizzazione sul tema del lascito solidale stiano dando significativi risultati, ma il lavoro da compiere è ancora tanto».
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