Taglio del nastro ieri, alla presenza di ospiti illustri,... (Leggi tutto)
Sono 20 i partecipanti all’edizione 2023-2024 del master universitario di secondo livello post-laurea “Medicina riabilitativa per gli artisti da palcoscenico” che hanno conseguito il relativo diploma.
La cerimonia conclusiva del master - con la discussione delle tesi e la proclamazione -, si è svolta al Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano della Fondazione Don Gnocchi. Si è così conclusa la prima edizione dell'innovativo percorso formativo promosso dall’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Biomediche della salute, in collaborazione con l'IRCCS Fondazione Don Gnocchi e l’IRCCS Istituto Auxologico Italiano, con l'obiettivo di fornire competenze medico-riabilitative in merito alle esigenze professionali del mondo artistico (ballerini, musicisti e cantanti).
Oltre ai partecipanti al percorso post-laurea, la cerimonia ha visto presenti Francesco Converti e Maria Cristina Messa, direttore generale e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, il direttore dell’Area Nord Antonio Troisi, la responsabile scientifica del master, professoressa Laura Perucca, direttrice della Scuola di specializzazione in Medicina fisica e riabilitativa dell’Università degli Studi di Milano, e la coordinatrice, dottoressa Rosa Maria Converti, responsabile dell’Unità Operativa DAT (Domotica, Ausili, Terapia Occupazionale) e dell’Ambulatorio “Sol Diesis” della Fondazione Don Gnocchi, la dottoressa Marina Ramella (IRCCS “Don Gnocchi” Milano), insieme alla professoressa Daniela Lucini e al professor Antonio Caronni. In videocollegamento è intervenuto per un cordiale saluto il Sovrintendente del Teatro alla Scala, Dominique Meyer.
Immagini dalla cerimonia di consegna dei master. Nelle altre foto, i partecipanti alla prima edizione
Questi i nominativi di coloro che hanno conseguito il master e i titoli delle tesi presentate il 7 febbraio:
• Roberto Albarella, “Presa in carico riabilitativa del ballerino in formazione”;
• Maria Chiara Binda Fossati, “Valutazione dell’equilibrio di una ballerina professionista attraverso analisi strumentale con esame posturografico e stabilometria dinamica con conflitti sensoriali (Equitest)”;
• Francesca Cecchi, “Effetti della terapia manuale sui disturbi muscoloscheletrici dei musicisti strumentisti: revisione sistematica della letteratura”;
• Claudia Consentino, “Protocollo studio osservazionale trasversale di coorte Opera Orchestral’s posture ergonomic assessment”;
• Sara Da Pian, “Questionario Musica e medicina”;
• Liala De Armas, “Basi teoriche per un progetto ambulatoriale di prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie neuromuscolari dei musicisti”;
• Fabio De Santis, “Creazione di un ambulatorio di Medicina Riabilitativa presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma”;
• Giulia Ferrarazzo, “La distonia focale del musicista: analisi delle principali caratteristiche cliniche e strategie terapeutiche attraverso il Case Report di un violinista”;
• Erika Fujii, “Progetto di digitalizzazione per la Prevenzione e il Monitoraggio della Salute nei danzatori”;
• Stefano Gargano, “La presa in carico dell’artista di palcoscenico la frontiera da esplorare, il confine da superare. Il Progetto Sol Diesis della Fondazione Don Gnocchi a Torino”;
• Alice Giotti, “Collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole in un incontro seminariale sul tema della prevenzione, valutazione e trattamento dei PRMD”;
• Tiziana Mondello, “Analisi oggettiva delle variazioni vocali nel canto durante la fase pre-mestruale: studio pilota basato sulla dosimetria”;
• Francesca Girardi, “Fattori di rischio e fattori protettivi per la comparsa di dolore in un gruppo eterogeneo di musicisti”;
• Elena Mussumeli, “Valutazione della presa in carico riabilitativa di un violinista con problemi posturali: un case report”;
• Federica Refice, “La Medicina delle Arti a supporto dell’espressione artistica del musicista: studio osservazionale sulla promozione della salute nel Conservatorio di Como, tra sfide culturali e nuove prospettive”;
• Marina Silingardi, “L’insorgenza del dolore in un gruppo di ballerini studenti di danza contemporanea: uno studio osservazionale”;
• Lavinia Testori, “Ergonomia e postura del musicista nella cultura della prevenzione: un progetto di educazione rivolto agli studenti di conservatorio”;
• Anita Maria Tummolo, “Fattori di rischio correlati alla tecnica pianistica per lo sviluppo di Playing-related Musculoskeletal Disorders (PRMD) e di distonia focale: scoping review”;
• Anna Chiara Uccellatore, “Studio osservazionale per l’analisi degli effetti endocrino-metabolici sulle fratture da stress nel giovane tersicoreo”;
• Elisa Vesprini, “Studio di un piccolo gruppo eterogeneo di musicisti: relazione tra strumento-dolore-ausili”.
«Desidero ringraziare i promotori e organizzatori del master - ha detto Francesco Converti -, e in particolare tutti i partecipanti, a cui rivolgo i più sentiti complimenti. Mi fa molto piacere che nell’alveo del lavoro della Fondazione Don Gnocchi si possa sviluppare un settore formativo che all’inizio era stato definito di nicchia, ma che in realtà contribuisce a formare figure professionali di alta specializzazione, al servizio di un settore che ha bisogno di grandi competenze. Tutto ciò che è innovazione è da sempre nel Dna della Fondazione».
«Anche io voglio complimentarmi con tutti - gli ha fatto eco Maria Cristina Messa -. E lo faccio da direttore scientifico di questa realtà, che come noto spazia su tanti argomenti e lo fa con grande competenza, ma lo faccio anche da ex-rettore che ha avuto a che fare con tanti master. Quando sono arrivata e ho appreso che c’era questo progetto di alta formazione mi è piaciuto tantissimo per la sua carica originale e innovativa».
L'incontro dei partecipanti al master con il Sovrintendente del Teatro alla Scala Dominique Meyer
«Tra pochi giorni lascerò il mio incarico - ha sottolineato Dominique Meyer -, ma spero vivamente che anche in futuro il Teatro alla Scala possa continuare questa collaborazione formativa con medici e studenti, perché è giusto che il mondo della cultura non sia un’entità a se stante, ma sia aperto alla società. Ringrazio tutti coloro che hanno organizzato e partecipato a questa iniziativa e spero che in futuro questo cammino possa diventare ancora più ricco: congratulazioni e grazie!».
Da ricordare che l’esperienza della Fondazione Don Gnocchi in questo campo prende spunto dall’attività dell’ambulatorio “Sol Diesis” per musicisti, che opera dal 2004 all’interno del Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano: la sua attività è infatti dedicata alla prevenzione e al trattamento delle patologie muscolo-scheletriche e neurologiche dei musicisti professionisti e amatoriali. Un’opportunità nel ventaglio dei servizi sanitari e riabilitativi molto apprezzata.
La dottoressa Rosa Maria Converti, nel ringraziare tutti i promotori e i partecipanti, ha tra l’altro ricordato che il master viene riproposto anche per l’anno accademico 2024-2025, con le iscrizioni che sono aperte fino al prossimo 27 febbraio (clicca qui per consultare il bando): «I risultati della prima edizione che si conclude oggi ci confortano e ci spingono ad andare avanti con entusiasmo. Questa iniziativa ha lo scopo di sviluppare competenze medico-riabilitative in merito alle esigenze professionali del mondo artistico (ballerini, musicisti e cantanti), sviluppando specifiche conoscenze che tengano conto dello stress dettato dal prolungato sovraccarico biomeccanico, posturale, vocale/uditivo e psicologico che molte professioni artistiche impongono in contesti ambientali altamente competitivi e diversificati».
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