Allestimenti suggestivi, testimonianze di ragazzi e... (Leggi tutto)
Tra i contenuti del nuovo sito internet dedicato al Progetto Teseo - promosso dalla Fondazione Don Gnocchi per rispondere più efficacemente ai bisogni della popolazione anziana a rischio di demenza - va sottolineata la parte dedicata ai segnali che vanno tenuti sotto osservazione per riconoscere tempestivamente l'insorgere di una possibile compromissione cognitiva e agire rapidamente per migliorare la qualità della vita della persona anziana e dei suoi familiari.
La prima raccomandazione: niente paura. L'avanzare dell'età può portare con sé qualche cambiamento nelle proprie capacità cognitive. Questo fa parte del normale processo di invecchiamento e non significa necessariamente che abbia a che fare con la demenza. Tuttavia, è molto importante informarsi per comprendere la differenza tra i cambiamenti tipici legati all'età e i sintomi più gravi associati alla demenza.
È uno dei segnali più comuni. La persona fatica a ricordare informazioni apprese o esperienze vissute di recente; può dimenticare date o eventi importanti, fare le stesse domande più volte, o raccontare ripetutamente le medesime cose a distanza di poco tempo, affidarsi sempre di più a note, appunti o ai propri familiari.
La persona sperimenta difficoltà nel pianificare le proprie attività. Oppure può eseguirle in modo non corretto, soprattutto se richiedono di coordinare una sequenza di azioni o di seguire un programma. Ad esempio: ricordare una ricetta, cucinare per sé o per gli altri, tenere traccia dei pagamenti o delle scadenze.
Guidare verso un luogo familiare, organizzare il lavoro, gestire un budget, ricordare le regole del proprio gioco preferito.
La persona può perdere il senso delle date, delle stagioni e del passare del tempo. A volte, può dimenticarsi dove si trova o com'è arrivata in un determinato luogo.
La persona può avere difficoltà a leggere, a comprendere quello che è scritto su una pagina o su un cartello, a giudicare le distanze, a riconoscere forme, colori e contrasti. Nelle fasi più avanzate, può passare davanti a uno specchio e pensare che qualcun altro sia nella stanza, senza riconoscersi nel riflesso.
La persona può avere difficoltà a seguire o a partecipare una conversazione. Può bloccarsi nel dialogo, perdere il filo e non avere idea di come continuare il discorso, oppure ripetersi. Può far fatica a trovare la parola giusta, utilizzare parole sbagliate in un contesto logico o dare il nome sbagliato a un oggetto.
La persona può lasciare gli oggetti in luoghi insoliti o diversi da quelli abituali e può non essere in grado di ritrovarli oppure può accusare gli altri di averli rubati o di spostarli per dispetto.
Possono comparire o diventare più frequenti errori nella gestione del denaro, come acquisti inutili o al di sopra delle proprie possibilità. Oppure nel giudizio sulle persone, ad esempio dare fiducia a persone sbagliate o dare del disonesto senza motivo a un negoziante. Può svilupparsi una ridotta attenzione alla cura di sé o della casa e difficoltà a mantenere pulizia e ordine.
La persona può rinunciare a hobby, interessi, attività sociali, progetti di lavoro o attività sportive. Può anche limitare o evitare le occasioni di socializzazione, ritirandosi progressivamente da incontri, attività, spostamenti e impegni.
La persona può diventare confusa, sospettosa, triste, spaventata o ansiosa. Può apparire irritabile a casa, al lavoro, con gli amici o nei luoghi che sono fuori dalla sua zona di comfort. Oppure, al contrario, può apparire apatica o passiva.
È importante sottolineare come questi segnali di allarme non implichino automaticamente la presenza di demenza. Tutti possono fare errori occasionali o incorrere in incidenti: i motivi possono essere molteplici e non sempre indicano un problema più serio. In generale, però, non è consigliabile sottovalutare i sintomi, soprattutto quando questi diventano più frequenti.
Ancora di più, è bene intervenire quando è la persona stessa a segnalare le proprie difficoltà di memoria o di vita; significa che sta avvertendo cambiamenti diversi da quelli che tutti possono sperimentare occasionalmente e meritano quindi una corretta valutazione.
È necessario, pertanto, chiedere aiuto a professionisti, segnalando cosa sta accadendo e i propri timori, senza rimandare a domani. Una corretta diagnosi è sempre utile, anche se dovesse confermare che la persona sta bene. Per questo motivo, è opportuno effettuare la diagnosi di declino cognitivo in modo tempestivo e completo.
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