Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
C’è il fiume della realtà, per distinguere il vero dal falso, riconoscere i segnali di una truffa e capire cos'è il phishing e come segnalarlo. Oppure la torre del tesoro, per raccomandare di custodire le proprie informazioni e creare una password sicura e facile da ricordare. Il regno cortese insegna invece ad usare Internet per diffondere messaggi positivi e non tollerare intimidazioni. Infine, il monte responsabile invita a prestare attenzione a ciò che si condivide e con chi, ad essere consapevoli delle conseguenze di che cosa si condivide e a capire perchè alcune informazioni sono davvero sensibili.
C’è questo, e molto altro, dentro Interland, il gioco gratuito e interattivo ideato da Google e sviluppato da Fondazione Mondo Digitale, in collaborazione con Polizia di Stato, Altroconsumo e Anteas, per aiutare ragazzi, genitori e docenti a vivere il mondo on line in maniera consapevole e responsabile.
Ora il videogioco ha anche una versione per bambini con bisogni educativi speciali: realizzata grazie al supporto della Fondazione Don Gnocchi, è stata presentata a Roma in occasione della seconda edizione del programma “Vivi Internet al meglio” (Viam), dedicata al valore della diversità e alla sfida dell’inclusione. Il gioco - “Interland4All”, messo a punto grazie alla collaborazione tra Fondazione Mondo Digitale e il team di esperti dell’Unità di Neuropsichiatria Infantile dell’IRCCS “Don Gnocchi” di Milano e la Direzione Sviluppo Innovazione della Fondazione Don Gnocchi - unisce scenari di realtà aumentata, fruibili da smartphone, a un kit concreto, con plancia, pedine e carte-domanda. Una versione firtuale (fisica e virtuale) che permette di estendere le finalità didattiche del gioco, rendendolo accessibile alle diverse abilità.
Il presidente e il direttore scientifico della Fondazione alla presentazione di Roma
Anche nell’anno scolastico in corso il programma “Vivi Internet al meglio” accompagna ragazzi, genitori e insegnanti ad abitare la Rete in modo responsabile, divertendosi a fronteggiare hacker, phisher, chiacchieroni e bulli ed aiutando i più piccoli ad esercitare le abilità necessarie per diventare bravi cittadini digitali. Grazie al supporto di Fondazione Don Gnocchi e dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma (che ha lavorato a materiali per minori affetti da disturbo dello spettro autistico) il gioco contribuirà a ridurre l’isolamento di bambini fragili con bisogni educativi speciali.
«Oggi – ha esordito nel corso della presentazione la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli – gli attori qui presenti hanno unito i propri sforzi per tutelare la crescita sicura di adulti e bambini con fragilità, che attraverso queste esperienze possono trarre vantaggio dalla tecnologia per un uso sempre più consapevole e privo di rischi della Rete. Invito tutti a un incontro al ministero per dare un supporto ulteriore a queste fondamentali e proficue collaborazioni».
«Il nostro lavoro – ha aggiunto Marta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale - parte dall'idea di garantire che i benefici della digitalizzazione siano a vantaggio di tutti, senza escludere nessuno. Per raggiungere questo obiettivo elaboriamo strumenti e programmi modulati sui destinatari diversi, anche in condizione di fragilità o con bisogni speciali, per garantire la massima qualità degli apprendimenti e la migliore inclusione».
«La tecnologia - ha sottolineato in proposito don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi - può essere elemento selettivo, ma anche opportunità straordinaria per un percorso di integrazione: un’occasione preziosa per la reale presa in carico delle persone con fragilità. È importante che ogni strumento sia sempre calibrato sulle esigenze del singolo destinatario».
Il direttore scientifico della Fondazione, Eugenio Guglielmelli, ha così illustrato il ruolo della “Don Gnocchi” in questo progetto: «La Fondazione dispiega da sempre il proprio impegno clinico, scientifico e di innovazione a favore delle persone più fragili, tra cui i bambini, con lo scopo di abilitarle alla vita attraverso le tecnologie più avanzate. Si tratta di un’azione multiforme, che va dall’analisi del bisogno clinico, allo sviluppo di strumenti di supporto, diagnosi e cura, fino alla sperimentazione e alla valutazione della sostenibilità economica e sociale, anche attraverso collaborazioni con il mondo della ricerca e dell’impresa. La piattaforma che presentiamo oggi si inserisce appieno in questo contesto di innovazione e collaborazione. Sappiamo che è una sfida che non si vince da soli: quindi, ben vengano alleanze tra enti di ricerca e cura come i due IRCCS presenti e le grandi imprese che lanciano programmi di integrazione sociale, come Google, mediate da preziose ed efficienti strutture capaci di parlare molte lingue nell’ecosistema sociale, come la Fondazione Mondo Digitale».
I principali vantaggi di Interland4All: accessibilità, motivazione e sostenibilità
«La piattaforma Interland – ha infine rimarcato Anna Cavallini, neuropsichiatra dell’IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano - si pone l’obiettivo di fornire uno strumento per vivere il mondo del web in modo responsabile e arricchente. Alla luce delle premesse discusse, diventa pertanto fondamentale poter rendere accessibile la piattaforma, adattandone sia le modalità di presentazione grafica che la strutturazione dei contenuti in termini di lessico e sintassi».
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