Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Ha ringraziato per la calorosa e affettuosa accoglienza. Ha dialogato con i ragazzi della Residenza Sanitaria Disabili e del Laboratorio Giardinaggio, che le hanno donato un ficus bonsai ginseng («Prendendoci cura delle piante, ci prendiamo cura di noi…»). Ha avuto una carezza per gli ospiti dei Centri Diurni Disabili, ha abbracciato volontari del Centro e i ragazzi in servizio civile, ha stretto la mano e incoraggiato educatori e terapisti.
Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha visitato questa mattina il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano della Fondazione Don Gnocchi, accolto dal presidente don Vincenzo Barbante, dal direttore generale Francesco Converti, dal direttore scientifico Maria Cristina Messa e dal direttore del Centro Antonio Troisi.
Il ministro Alessandra Locatelli con i vertici della Fondazione all'IRCCS "Don Gnocchi" di Milano
«Il mondo della disabilità è complesso e articolato - ha ricordato nel suo saluto don Vincenzo Barbante -. Merita attenzione, rispetto e grande sensibilità. La missione della Fondazione Don Gnocchi è una sfida che vuole farsi carico dei tanti volti della fragilità, congenita e acquisita: un impegno focalizzato sui progetti di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, lontano da qualsiasi approccio ideologico e finalizzato alla cura intesa soprattutto come relazione. Siamo una realtà non profit e vogliamo essere un interlocutore affidabile e credibile a fianco delle istituzioni, per lavorare insieme su tutti i tavoli che si vorranno promuovere».
Invito prontamente raccolto dal ministro, che ha sottolineato l’importanza del dialogo tra enti e istituzioni e ha ringraziato la Fondazione Don Gnocchi per il prezioso lavoro di cura e accoglienza che svolge con professionalità e attenzione ai bisogni dei più fragili. «Con la riforma per la disabilità – ha poi spiegato - intendiamo facilitare e semplificare la vita di queste persone e delle loro famiglie e soprattutto garantire loro una vita più dignitosa e di qualità. Per questo è fondamentale l’introduzione del Progetto di vita, per superare le estreme frammentazioni tra prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali. Tutelare l’unitarietà della persona occupandoci del suo benessere e della salute è imprescindibile, ma anche garantire la possibilità di scelta, promuovere la dimensione sociale, relazionale e affettiva della vita di ognuno è indispensabile per la sua dignità. Dobbiamo lavorare insieme perché questo cambiamento possa essere accelerato».
L'incontro con gli ospiti della RSD e - qui sopra - con volontari e ragazzi del servizio civile
«L’Opera sognata e voluta dal beato don Carlo Gnocchi – ha ricordato il direttore generale Francesco Converti, illustrando i numeri della Fondazione – ha ampliato e diversificato negli anni la propria offerta sanitario-riabilitativa e sociosanitaria sempre con un denominatore comune: la qualità dei servizi e la costante attenzione ai bisogni dei pazienti. La nostra missione è scandita dallo slogan “accanto alla vita, sempre” ed ha come elementi distintivi l’essere una comunità coesa e multidisciplinare, l’attenzione ai progetti di vita delle persone che si rivolgono a noi, la disponibilità a fare rete con le istituzioni e con i territori dove siamo inseriti, l’impegno nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica e lo sguardo anche oltre i confini del nostro Paese, grazie ai progetti di solidarietà internazionale».
«L’obiettivo della ricerca in Fondazione Don Gnocchi, un’istituzione da sempre molto vicina alle persone con disabilità e ai più fragili - ha concluso la professoressa Maria Cristina Messa, già ministro dell’Università e della Ricerca e da pochi mesi direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi - è quello di valorizzare le numerose competenze presenti per contribuire ad affrontare le sfide legate all’aumento delle cronicità e alla complessità di questa epoca, creando un ponte solido tra la conoscenza delle basi delle malattie e la cura delle persone. Questo scambio sinergico ci permette anche di raccogliere evidenze per porre basi scientifiche per un’attività di prevenzione più efficace».
La visita alla neuropsichiatria infantile e al reparto per gravi cerebrolesioni acquisite
Nel corso della sua visita ai reparti dell’IRCCS, il ministro ha incontrato medici, responsabili ed operatori dell’Unità per la riabilitazione di pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite: l’esperienza della Fondazione Don Gnocchi su tali patologie è oggi sviluppata negli oltre cento posti letto dedicati sul territorio nazionale, organizzati nel Dipartimento di Cura e Riabilitazione delle GCA che garantisce un modello omogeneo di presa in carico e gestione delle attività.
La titolare del dicastero per le Disabilità ha poi espresso apprezzamento per il CARE Lab - il fiore all’occhiello dell’attività riabilitativa nei confronti di pazienti in età evolutiva - il servizio ad elevato contenuto tecnologico per la riabilitazione di bambini con deficit neuromotori attraverso l’utilizzo della realtà virtuale e per il servizio DAT-Domotica Ausili Terapia occupazionale, dove vengono sviluppate soluzioni tecnologiche avanzate e abitazioni domotiche che permettono alle persone con disabilità di sviluppare una maggiore autonomia.
Il ministro Alessandra Locatelli durante il suo saluto ai responsabili della Fondazione Don Gnocchi
Ufficio Stampa Fondazione Don Gnocchi
Milano, tel. 02 39703245 – 335 8498258
ufficiostampa@dongnocchi.it