Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Ai nastri di partenza il master universitario di secondo livello post-laurea “Medicina riabilitativa per gli artisti da palcoscenico”, promosso dall’Università degli Studi di Milano nell’ambito dell’anno accademico 2023-2024, in collaborazione con il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano e l’IRCCS Istituto Auxologico Italiano, con lo scopo di fornire competenze medico-riabilitative in merito alle esigenze professionali del mondo artistico (ballerini, musicisti e cantanti).
L’avvio ufficiale del master e la presentazione dei corsi in programma si terranno giovedì 14 dicembre, dalle ore 10.30 alle 18, nel corso di una giornata inaugurale (clicca qui per leggere il programma) che si svolgerà nella sala Cardini del Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano (via Capecelatro 66), con i saluti istituzionali del direttore del Centro IRCCS Antonio Troisi, del direttore generale della Fondazione Don Gnocchi Francesco Converti, del presidente del comitato di direzione facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano Aldo Bruno Giannì e del presidente dell’IRCCS Istituto Auxologico Italiano Mario Colombo.
Laura Perucca, direttrice della scuola di specializzazione di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università degli Studi di Milano, presenterà i contenuti del master e Rosa Maria Converti, coordinatrice del master, illustrerà l’esperienza dell’ambulatorio “Sol Diesis” di Milano della Fondazione Don Gnocchi, specializzato nella cura delle patologie dei musicisti. È previsto anche l’intervento di Dominique Meyer, sovrintendente Teatro alla Scala, sul tema “La gestione di un servizio sanitario per gli artisti in teatro”.
Il master si rivolge a laureati in Medicina e Chirurgia e a specializzandi e specialisti in Medicina fisica e riabilitativa e altre discipline, con l’obiettivo di sviluppare competenze clinico-specialistiche e organizzative necessarie alla presa in carico di questa particolare categoria di pazienti. Gli sbocchi professionali possono essere nell'ambito di attività cliniche presso strutture sanitarie pubbliche e private, enti culturali e di formazione (teatri, conservatori e accademie) e nel settore dei media.
«L’idea progettuale del master - sottolinea la dottoressa Converti, responsabile anche dell’ambulatorio fisiatrico del Teatro alla Scala di Milano - nasce dall’esperienza ultraventennale dell’ambulatorio “Sol Diesis” della Fondazione Don Gnocchi e del servizio sanitario del Teatro alla Scala. La presa in carico degli artisti è complessa e richiede l’acquisizione di specifiche competenze mediche, la costruzione di protocolli diagnostico-terapeutici-riabilitativi multidisciplinari e la definizione di percorsi clinici altamente individualizzati».
Il master si articolerà in 448 ore (43 CFU) di didattica che potranno essere effettuate in presenza o seguite online (in modalità mista) e 52 ore (4 CFU) di laboratori che saranno svolti presso il Teatro alla Scala di Milano (una settimana nel mese di febbraio e una settimana nel mese di maggio 2024).
Completano le attività 250 ore di tirocinio (10 CFU), che potranno essere svolte al Teatro alla Scala di Milano, all’IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano della Fondazione Don Gnocchi, all’Istituto Auxologico Italiano IRCCS “S. Luca” di Milano, all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, al Conservatorio di Milano e di Piacenza e all’Institute of Music Physiology and Musician’s Medicine di Hannover. Ulteriori sedi di tirocinio potranno essere segnalate dai partecipanti al master fra strutture sanitarie che dispongono di percorsi di diagnosi e presa in carico riabilitativa degli artisti e strutture artistiche come teatri, accademie, media o reti televisive.
L’esperienza della Fondazione Don Gnocchi in questo campo prende spunto dall’attività dell’ambulatorio “Sol Diesis” per musicisti, che opera dal 2004 all’interno del Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano: la sua attività è infatti dedicata alla prevenzione e al trattamento delle patologie muscolo-scheletriche e neurologiche dei musicisti professionisti e amatoriali. Un’opportunità nel ventaglio dei servizi sanitari e riabilitativi molto apprezzata.
«L’anamnesi musicale e l’attenta osservazione del musicista durante la performance – spiega la responsabile, dottoressa Rosa Maria Converti - permettono di identificare bisogni e problematiche legate allo studio dello strumento, al fine di proporre programmi riabilitativi specifici per ciascuna patologia professionale e per tipologia di strumento (visita specialistica fisiatrica mirata per patologie professionali dei musicisti, rieducazione posturale globale, analisi del gesto tecnico con lo strumento musicale, Metodo Feldenkrais), l’introduzione o modifiche di ausili ergonomici il confezionamento di splint funzionali».
Gli esami del movimento vengono eseguiti grazie alla collaborazione del Servizio Analisi Funzionalità Locomotoria-SAFLO. L’ambulatorio “Sol Diesis” collabora con l’Ambulatorio Tossina Botulinica dedicato al trattamento dei disturbi del movimento, quali ad esempio la distonia focale del musicista (nota anche come “crampo del musicista”).
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