Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Gli ambulatori territoriali rivestono per la Fondazione Don Gnocchi un’importanza strategica, per via del loro ruolo di “porte di ingresso” dei pazienti e punto di raccordo e integrazione con l’articolata attività dei Centri, in rapporto ai modelli di continuità assistenziale.
A monte di tutto ciò, ci sono le competenze maturate dalla “Don Gnocchi” nell’ambito dell’assistenza e presa in carico riabilitativa delle persone più fragili, con tutto il patrimonio culturale tecnico e scientifico che le accompagna. All’interno di questo lungo percorso si collocano esperienze molto peculiari, che oggi coincidono con gli obiettivi istituzionali di un welfare in cerca di dimensioni e strategie finalizzate a coniugare il bisogno con le risorse disponibii, decentrando sul territorio buona parte dei servizi di riabilitazione e assistenza socio-sanitaria alla persona.
La Fondazione Don Gnocchi ha iniziato questa politica di “apertura sul territorio” già a metà degli anni ‘70, grazie al Centro “S. Maria Nascente” di Milano: quell’esperienza di decentramento ha dato il via a una nuova visione della riabilitazione che nel tempo ha portato ad una graduale e costante crescita dei presìdi ambulatoriali da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo.
«Proprio perché riteniamo estremamente importante questa presenza sul territorio – spiega Francesco Converti, direttore generale della Fondazione Don Gnocchi – stiamo lavorando per individuare soluzioni che diano sempre maggiore visibilità ed efficienza ai nostri ambulatori, con l’obiettivo di rendere sempre più attrattiva l’offerta di servizi della Fondazione, come risposta ai veri bisogni delle comunità locali».
La suddivisione nel territorio regionale vede 12 ambulatori presenti in provincia di Milano (Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Bollate, Nerviano, Canegrate, Santo Stefano Ticino, Legnano, Melzo, San Giuliano Milanese, San Donato Milanese, Segrate, Peschiera Borromeo), 3 nella provincia di Monza e Brianza (Barlassina, Lentate sul Seveso, Vimercate, nella foto sopra), 3 nella provincia di Lodi (Lodi città, Lodi Vecchio, Casalpusterlengo), 2 nella provincia di Como (Como città, Guanzate) e uno in quella di Varese (Villa Ponticaccia in città). Si tratta di una rete articolata, che fa capo ai presìdi lombardi della Fondazione Don Gnocchi, a cui ciascun ambulatorio fa rifermento in termini di risultati, di produttività, di efficienza e qualità del servizio erogato.
Da segnalare infine che la presenza ambulatoriale della Fondazione non si limita alla sola Lombardia, ma si estende anche al Piemonte, alle Marche e alla Basilicata: sono infatti attivi un ambulatorio a Torino, uno a Ferrandina (Matera), mentre sette ambulatori afferiscono invece al Centro “Bignamini-Don Gnocchi” di Falconara Marittima (tre ad Ancona città, gli altri a Camerano, Fano, Osimo, Senigallia).
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